Un’abile rete di investigazione dei carabinieri di Biella ha portato all’arresto di un venticinquenne ucraino, domiciliato a Napoli, sospettato di perpetrare truffe ai danni di persone anziane attraverso la sofisticata tecnica del “falso incidente”. L’operazione, che ha avuto risonanza a livello regionale, ha svelato una possibile attività itinerante e premeditata, evidenziando la capacità del soggetto di pianificare e realizzare colpi in aree geografiche distinte.La sequenza degli eventi si è dipanata con una precisione che rivela un approccio metodico da parte del prevenuto. Dopo aver presumibilmente messo a segno una truffa in Valle d’Aosta, l’uomo si è spostato a Biella, dove ha ingannato una donna anziana. In entrambi i casi, una Volkswagen T-Roc è stata identificata come veicolo di fuga, fornendo agli investigatori un elemento chiave per restringere il campo delle indagini. La tempestività e l’accuratezza dei carabinieri hanno giocato un ruolo cruciale. Anticipando le possibili vie di fuga dell’autore, gli investigatori hanno istituito un capillare sistema di monitoraggio stradale, focalizzandosi sulle direzioni che conducevano all’autostrada. La Sp 143, nel territorio di Salussola, è stata teatro dell’inseguimento. L’atteggiamento del sospettato, che ha ignorato l’ordine di fermarsi, ha innescato una dinamica di inseguimento, culminata con l’abbandono del veicolo e il tentativo di fuga a piedi attraverso i campi circostanti.La resistenza del venticinquenne non ha impedito l’arresto. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire la somma di 1.000 euro, unitamente a diversi monili in oro, tra cui specifiche medaglie riconducibili alla vittima biellese. La presenza di questi oggetti compromettenti rafforza il quadro accusatorio e suggerisce un collegamento diretto con la truffa.L’arresto solleva interrogativi sulla possibile esistenza di un’organizzazione criminale specializzata in truffe ai danni di persone vulnerabili, e sulla capacità di questi individui a operare in diverse regioni italiane. Le indagini, ora in corso, mirano a ricostruire l’intera rete di complici e a individuare eventuali altri episodi di truffa perpetrati con la stessa modalità. La vicenda sottolinea l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la necessità di rafforzare la sensibilizzazione e la protezione delle persone anziane, spesso bersaglio di tali predatori.
Truffa agli anziani: arrestato ucraino in fuga a Biella
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