Con profonda commozione e un senso di irreparabile perdita, la storica casa d’aste Bolaffi annuncia il decesso del suo Presidente Onorario, Cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, spentosi serenamente all’età di 89 anni.
La scomparsa di Alberto Bolaffi segna la fine di un’era, chiudendo un capitolo fondamentale nella storia di un’azienda che ha saputo, nel corso di oltre un secolo, interpretare e plasmare il mondo del collezionismo filatelico.
Alberto Bolaffi, figura emblematica del panorama imprenditoriale italiano, ha incarnato la continuità e l’evoluzione di una dinastia familiare che, dal lontano 1890, ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per collezionisti e appassionati di tutto il mondo.
Erede di una tradizione iniziata da suo nonno, ha guidato l’azienda, in qualità di Presidente, per quasi cinquant’anni, dagli Anni Sessanta fino al 2013, imprimendole una visione strategica che ha saputo coniugare il rispetto del patrimonio storico con l’innovazione e l’apertura verso nuovi mercati.
La sua leadership non si è limitata alla gestione aziendale.
Alberto Bolaffi ha inteso Bolaffi come un vero e proprio polo culturale dedicato alla filatelia, promuovendo la ricerca, l’approfondimento e la divulgazione della conoscenza in questo affascinante universo.
Ha incentivato l’organizzazione di mostre, conferenze e pubblicazioni, contribuendo a elevare il collezionismo filatelico a forma d’arte e a strumento di comprensione della storia, della geografia e della cultura dei popoli.
La sua sensibilità per il valore intrinseco dei francobolli non si limitava al loro aspetto economico.
Alberto Bolaffi riconosceva in essi testimonianze tangibili del passato, finestre aperte su epoche lontane e specchio delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche che hanno segnato il mondo.
Ha contribuito a creare un’azienda non solo di commercio, ma di tutela e valorizzazione di questo inestimabile patrimonio storico-culturale.
La sua eredità, fatta di passione, competenza e visione, continua a ispirare la famiglia Bolaffi e i suoi collaboratori, impegnati a perpetuare l’impegno del Cavaliere del Lavoro nel promuovere la filatelia come passione viva e condivisa, testimonianza di un’Italia che sa coniugare tradizione e innovazione, passione e rigore, commercio e cultura.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma la sua memoria resterà indelebile nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui.