Alba aspira a incarnare il cuore pulsante dell’arte contemporanea italiana nel 2027, presentando la sua candidatura come Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea con il progetto “Le Fabbriche del Vento”.
Questo ambizioso piano, ben più di una semplice iniziativa culturale, si configura come un vero e proprio laboratorio di trasformazione, un ecosistema dinamico dove arte, innovazione sociale, sviluppo economico e sostenibilità ambientale si intrecciano in un percorso condiviso.
Il nome del progetto trae ispirazione dalle opere monumentali di Pinot Gallizio, artista albese che, con il suo linguaggio visionario, anticipò molte delle sfide e delle opportunità del nostro tempo.
“Le Fabbriche del Vento” non è solo un titolo, ma un’allegoria del potenziale creativo latente nel territorio, un invito a dare forma a nuove narrazioni e a coltivare il futuro.
L’ambizione di Alba si declina in un programma multidisciplinare che comprende mostre di arte contemporanea, residenze artistiche, progetti diffusi nel territorio e iniziative di educazione artistica, concepito come Anno I di una Biennale delle Langhe di respiro internazionale, capace di attrarre un pubblico vasto e diversificato.
Questa manifestazione si inserisce in un contesto paesaggistico di inestimabile valore, riconosciuto patrimonio UNESCO per i suoi viticolti storici, offrendo un palcoscenico unico per l’arte e la cultura.
La candidatura di Alba si distingue per l’approccio del “Capitali Sorelle”, un modello di collaborazione che mira a creare una rete di sinergie tra Alba e altre città del territorio – Bra, Neviglie, Guarene, Alta Langa, Roero e Monferrato – valorizzando le peculiarità di ciascuna e promuovendo uno sviluppo territoriale equilibrato e integrato.
Questo approccio riconosce che la forza di una comunità risiede nella capacità di condividere risorse, competenze e visione.
Il progetto si avvale del supporto di un ampio partenariato, che comprende istituzioni pubbliche, fondazioni private, associazioni di categoria e realtà economiche di primo piano: Fondazione CRC, Fondazione Ferrero, Fondazione CRT, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Ente Fiera di Alba, Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori Cuneo, Confartigianato, Associazione Commercianti Albesi, Centro Studi Beppe Fenoglio, Banca d’Alba, Fondazione Radical Design, Cantine Ceretto.
Questo ampio consenso testimonia la forte volontà del territorio di investire nell’arte come motore di crescita e innovazione.
Come sottolinea Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato Alba Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, il progetto non si limita a esporre opere d’arte, ma mira a “valorizzare il patrimonio culturale locale rendendolo materia viva di confronto, innescando cortocircuiti creativi tra epoche, pratiche e immaginari, e affermando l’arte come strumento di consapevolezza, provocazione e risignificazione.
” L’obiettivo è quello di creare un dialogo aperto e stimolante tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico e culturale del territorio, generando nuove prospettive e ispirando nuove generazioni di artisti e creativi.
L’audizione al Ministero della Cultura del 16 ottobre rappresenta un momento cruciale per presentare questo ambizioso progetto e per illustrare la visione di Alba come fulcro dell’arte contemporanea italiana.