Arte, IA e Cura: Gribaudo illumina la Week Surgery di Torino

In un gesto di profonda simbiosi tra arte, scienza e cura, la Clinica Urologica dell’ospedale Molinette di Torino accoglie un dono di inestimabile valore: un corpus di 40 stampe del Maestro Ezio Gribaudo, offerto dalla famiglia e dall’Archivio Gribaudo al reparto di week surgery, guidato dal Professor Paolo Gontero.
L’evento di presentazione, previsto per le ore 18:30 nell’ambito delle celebrazioni natalizie ospedaliere, segna l’inizio di un’iniziativa innovativa che ambisce a ridefinire il ruolo dell’arte nel contesto sanitario.
Le opere, espressione della vasta e variegata produzione artistica di Gribaudo, spaziano da affascinanti rappresentazioni di creature preistoriche a suggestivi scorci di viaggi esotici, passando per delicate nature morte e ritratti di animali.
Ben lungi dall’essere statiche riproduzioni, queste immagini sono destinate a vivere una seconda vita, grazie a un progetto sperimentale che integra l’intelligenza artificiale e tecnologie di visione immersiva, sviluppato da un team specializzato sotto la direzione del Professor Gontero.
L’ambizione di questo approccio è quella di trascendere la semplice contemplazione estetica, trasformando le opere in un elemento attivo e benefico del percorso di cura.

L’arte animata dall’IA verrà infatti testata durante specifiche procedure, come le medicazioni avanzate, per valutare il suo potenziale impatto positivo sull’umore, sulla percezione del dolore e sulla capacità di resilienza dei pazienti.

Si tratta di un’esplorazione pionieristica volta a comprendere come stimoli visivi e interattivi, ispirati all’arte, possano contribuire a un recupero più rapido e completo.

“Mio padre avrebbe accolto con entusiasmo questo gesto,” afferma Paola Gribaudo, figlia dell’artista e presidente dell’Archivio Gribaudo, custode del suo patrimonio creativo.

“La diffusione della bellezza è stata una costante nella sua vita, un principio che ha ispirato il titolo della sua biografia e del documentario che ne racconta la storia.
” L’iniziativa si pone in continuità con questa visione, riconoscendo il potere intrinseco dell’arte non solo come espressione di creatività, ma anche come strumento di benessere e coesione sociale.
La bellezza, infatti, non è un mero orpello estetico, ma un nutrimento essenziale per l’animo umano, capace di alleviare lo stress, promuovere l’ottimismo e rafforzare la capacità di affrontare le sfide della vita, e in particolare, quelle legate alla malattia.
La donazione rappresenta dunque un punto di svolta, un ponte tra la tradizione artistica e le più avanzate tecnologie mediche, aprendo nuove prospettive per l’applicazione dell’arte nel campo della salute e, più in generale, per la costruzione di un ambiente ospedaliero più umano e stimolante.
Il legame instaurato tra arte e innovazione tecnologica si configura come un modello per altre iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a promuovere una cultura della bellezza e del benessere all’interno della comunità.

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