L’asta numismatica di Bolaffi, conclusasi a Torino, ha generato un fatturato complessivo di 4,9 milioni di euro, attestando un tasso di collocazione dei lotti superiore all’80%. Un risultato eloquente che testimonia l’attrattiva del mercato e la qualità dell’offerta, composta da oltre 2.600 pezzi unici provenienti da prestigiose collezioni private.La vendita ha rivelato un particolare interesse per la monetazione legata alla dinastia dei Savoia, testimonianza del profondo legame storico e culturale con il territorio, e per le emissioni straniere, che hanno ampliato la platea di collezionisti e appassionati. Tra gli oggetti più ambiti, si è distinto il 20 Lire 1860 della Zecca di Bologna, recante l’effige di Vittorio Emanuele II, che ha raggiunto la cifra di 92.000 euro, incarnando un’icona del Risorgimento Italiano. Altrettanto significativa la performance del raro 10 Rubli in oro del 1762, coniato durante il breve regno di Pietro III, un pezzo di storia russa in condizioni di conservazione eccezionali, andato a ricompensare la pazienza di un acquirente esperto con 91.500 euro. Un’ulteriore sorpresa è stata riservata al 100 Franchi del 1853, emesso dalla Zecca di Bruxelles sotto il regno di Leopoldo I, il quale ha visto un’impennata di valore che lo ha portato a essere aggiudicato a 44.000 euro, superando di molto la base d’asta e riflettendo un vivo interesse del mercato per le monete belghe del XIX secolo.L’asta ha inoltre evidenziato il successo di altri lotti di rilievo. Il 5 Lire Aquila Sabauda del 1901, coniato a Roma, ha raggiunto i 40.000 euro, testimoniando l’importanza simbolica dell’aquila come emblema sabaudo. Un altro risultato notevole è stato conseguito dal 4 Zecchini del 1722, legato al Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Ospedalieri di Malta, Marcantonio Zondadari, e coniato nella Zecca della Valletta: un pezzo storico che offre uno sguardo unico sull’ordine cavalleresco e sul suo ruolo storico. Infine, l’interesse per la numismatica Vaticana è stato confermato dalla forte domanda e dai prezzi raggiunti da monete e medaglie papali.L’asta di Bolaffi conferma, ancora una volta, il dinamismo del mercato numismatico italiano e l’elevata qualità dell’offerta. I collezionisti e gli appassionati potranno seguire gli sviluppi futuri con il prossimo appuntamento autunnale, che si preannuncia altrettanto ricco di sorprese e opportunità per ampliare le proprie collezioni.
Asta Bolaffi: 4,9 milioni di euro e record numismatici
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