“Intrepide: Volti di Donne, Mondi in Viaggio” è un progetto fotografico di Marjan Moghaddam, una voce artistica iraniana che, dal 1997, ha eletto l’Italia a sua seconda patria. La mostra, ospitata presso la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso dal 28 giugno al 31 agosto, non è una semplice esposizione di ritratti, ma un’immersione profonda nelle vite di trenta donne migranti, provenienti da un mosaico di culture e terre lontane.Lungi dall’essere una narrazione uniforme, il progetto si configura come un caleidoscopio di percorsi individuali, un’esplorazione della resilienza umana attraverso la lente del viaggio e del ricollocamento. Ogni volto, proveniente da paesi come Armenia, Romania, Russia, Cina, Giappone, India, Singapore, Camerun, Kenya, Sudafrica, Cuba, Brasile, Argentina, Stati Uniti e Canada, incarna un capitolo unico di questa storia collettiva. Moghaddam non si limita a catturare l’immagine esteriore; ricerca l’essenza, le cicatrici invisibili e le speranze che animano queste donne. I loro sguardi, carichi di significato, diventano finestre sull’anima, testimonianze silenziose di sfide superate e sogni ancora da realizzare. Sorrisi radiosi e espressioni pensierose si intrecciano, creando un linguaggio universale di coraggio e determinazione.La mostra è arricchita da testi complementari che approfondiscono le storie personali delle protagoniste, offrendo uno sguardo più intimo e dettagliato delle loro motivazioni, delle loro difficoltà e dei loro successi. Questi racconti personali emergono come fili conduttori, rivelando la complessità dell’esperienza migratoria, fatta di addii, di adattamento e di ricostruzione.Attraverso il suo lavoro, Marjan Moghaddam, fotografa sensibile e attenta alle dinamiche sociali, si fa portavoce di una comunità spesso marginalizzata, offrendo una piattaforma per dare voce a chi raramente viene ascoltato. La fotografia, per lei, è uno strumento potente per promuovere la tolleranza, l’integrazione e il rispetto dei diritti umani, un mezzo per illuminare la bellezza intrinseca dell’esperienza umana, al di là delle barriere linguistiche e culturali. “Intrepide” non è solo una mostra, ma un invito all’empatia, un appello all’inclusione e una celebrazione della forza delle donne che, con coraggio e determinazione, hanno scelto di reinventarsi in un nuovo mondo.
Donne Intrepide: Viaggi, Volti e Resilienza in Mostra
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