Il Castello di Rivoli accoglie un evento culturale di straordinaria rilevanza: la mostra monografica ‘Domani torno’, un’immersione profonda nell’universo creativo di Enrico David.
Questa personale, la più ampia e significativa mai realizzata in Italia a celebrare l’artista anconetano (nato nel 1966), segna un raro ritorno alle radici di un percorso artistico che si è principalmente sviluppato e riconosciuto a livello internazionale.
Per quasi quarant’anni, David ha coltivato la sua ricerca lontano dal contesto italiano, lasciando un’impronta considerevole nel panorama dell’arte contemporanea globale, pur mantenendo partecipazioni, seppur sporadiche, alla Biennale Arte di Venezia.
La curatela di Marianna Vecellio, che ambisce a ridisegnare le coordinate della sua produzione, presenta un corpus di oltre ottanta opere, distribuite in sei ambienti tematici, concepiti come veri e propri ecosistemi creativi.
Questi spazi, non semplici contenitori ma elementi attivi del discorso artistico, riflettono le tappe fondamentali dell’evoluzione di David, riproposti in installazioni inedite e dialogiche.
L’allestimento, orchestrato direttamente dall’artista, trae ispirazione da opere chiave che hanno segnato il suo percorso.
‘Madréperlage’, nata come grande installazione per la galleria Cabinet di Londra nel 2003, fa da perno attorno al quale si dipanano le altre sezioni.
Segue ‘Ultra Paste’, opera presentata all’Institute of Contemporary Arts di Londra nel 2007, e ‘Absuction Cardigan’, ricordata per la sua inclusione nella rosa dei candidati al prestigioso Turner Prize nel 2009, esposta in seguito alla Tate Britain. Il lavoro “Tutto il resto spegnere”, presentato al Padiglione Italia nella 58.
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, arricchisce ulteriormente il percorso espositivo, offrendo una chiave di lettura più ampia e stratificata della poetica davidiana.
La mostra non si limita a un’esibizione delle opere dell’artista.
Essa si configura come un dialogo complesso e stimolante tra la sua produzione e il patrimonio artistico italiano.
Una selezione di sei opere provenienti dalla collezione di Villa Cerruti, tra cui un significativo esempio della pittura metafisica di Giorgio de Chirico, viene integrata nel percorso espositivo, creando un ponte generazionale e stilistico che arricchisce il significato complessivo della mostra.
Questo incontro rivela influenze e risonanze, sottolineando il ruolo di David come interprete contemporaneo di una tradizione artistica secolare, al tempo stesso rielaborata e proiettata verso nuove frontiere espressive.
‘Domani torno’ si presenta quindi come un’occasione unica per riscoprire un artista di rara originalità e per comprendere la sua complessa e affascinante visione del mondo.






