Nel cuore del Piemonte, il Castello di Pralormo, custode di secoli di storia familiare, riapre le sue porte a un’esperienza musicale unica. I conti Filippo e Consolata Beraudo di Pralormo, eredi di una tradizione che affonda le radici nel XVIII secolo, quando il loro antenato Filippo Domenico Beraudo animava il parco con concerti, balletti e rappresentazioni teatrali nel suggestivo “Teatro di Verzura”, accolgono l’Accademia Corale Stefano Tempia per un concerto evocativo: “Musica nelle Corti d’Europa”, evento cardine della stagione 2025.Questo concerto non è una semplice esibizione, ma un viaggio nel tempo, un omaggio alla raffinata cultura musicale che animava le corti europee tra il XVI e il XVII secolo. Il programma, curato con meticolosità, fonde la bellezza delle voci cameristiche con il timbro caldo e avvolgente degli strumenti antichi, offrendo un panorama sonoro ampio e variegato.A guidare questo percorso musicale sono tre figure di spicco nel panorama della musica antica: Alba Troiano, virtuosa della tiorba; Massimo Lombardi, interprete raffinato del liuto; e Massimo Sartori, specialista della viola da gamba. A loro si uniscono voci selezionate dell’Accademia Corale Stefano Tempia, dirette dal maestro Luigi Cociglio, creando un ensemble capace di restituire l’autenticità e la profondità del repertorio.L’evento si distingue per l’utilizzo di strumenti rari e affascinanti, spesso dimenticati nella musica moderna. L’oud, considerato il progenitore del liuto europeo e ancora oggi vivo in diverse tradizioni musicali del Mediterraneo, e la chitarra barocca, antenata della chitarra classica, con il suo suono più brillante e delicato, contribuiscono a creare un’atmosfera unica e suggestiva.In un gesto di ulteriore apertura alla storia e alla cultura musicale, i conti Beraudo di Pralormo espongono al Castello una preziosa testimonianza del patrimonio musicale locale: la “Scrandola” (o Semanterion in latino). Questo strumento, utilizzato in passato durante il periodo quaresimale, quando il suono delle campane era sospeso in segno di lutto per la morte di Cristo, rappresenta un collegamento tangibile con le pratiche e le devozioni del passato.Il programma orchestrale presenta un ricco mosaico di composizioni, che includono brani anonimi tratti dal “Cancionero de Palacio”, una gemma preziosa che ci offre uno sguardo intimo sulla musica di corte spagnola del Rinascimento. Si affiancano opere di maestri come Gaspar Sanz, Toinot Arbeau e Josquin Desprez. L’esplorazione si estende alla musica inglese, con Thomas Morley e John Dowland, e si arricchisce dei contributi italiani di Orazio Vecchi e Adriano Banchieri, culminando con l’esecuzione del celebre “Contrappunto bestiale alla mente”. Quest’ultimo madrigale a quattro voci, un capolavoro di ingegno e ironia, dimostra la capacità del Rinascimento di conciliare la serietà della polifonia con un contenuto giocoso e sorprendente, un vero e proprio dialogo tra elevazione artistica e umorismo.L'”Musica nelle Corti d’Europa” non è quindi solo un concerto, ma un’immersione in un’epoca di grande raffinatezza e creatività, un’esperienza sensoriale che celebra il connubio tra arte, storia e tradizione familiare.
Musica nelle Corti: concerto esclusivo al Castello di Pralormo
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