Radici: Identità, Tempo e Memoria – Festival a Torino

Radici: Un Viaggio nell’Identità e nel Tempo tra Letteratura, Cinema e MemoriaTorino si appresta ad accogliere, dal 13 al 16 novembre, la terza edizione di “Radici”, un festival profondamente radicato nella riflessione sull’identità contemporanea, un crogiolo di voci e prospettive che convergono tra letteratura, cinema e arte.

Curato da Giuseppe Culicchia, direttore del Circolo dei Lettori, l’evento si configura come un’indagine complessa e stimolante sul rapporto tra passato, presente e futuro, con il sostegno della Regione Piemonte – Assessorato all’Emigrazione.
Il festival, che si articola tra le sale del Circolo dei Lettori e del Cinema Romano, testimonia un’evoluzione culturale che va oltre la semplice commemorazione.
Il budget di 150.000 euro, mantenuto invariato rispetto alla passata edizione, è un investimento nella creazione di un dialogo aperto e inclusivo, come dimostrano i 2.000 partecipanti che hanno animato l’edizione precedente.
Quest’anno, “Radici” rende omaggio alla figura di Claudia Cardinale, icona del cinema italiano, e offre una piattaforma a un panorama di voci autorevoli e innovative.
Tra gli ospiti, brillano i nomi di David Grossman, esploratore delle complessità umane attraverso la narrazione; Fernando Aramburu, voce impegnata nella comprensione dei conflitti; Judith Koelemeijer, artista visiva che traduce l’invisibile in immagini evocative; Milo Manara, maestro del fumetto e dell’illustrazione; Francesco Piccolo, narratore acuto degli smarrimenti contemporanei; Emanuele Trevi, critico letterario e saggista dalla penna arguta; Nadia Terranova, autrice capace di sondare l’intimo e il collettivo; Vivian Lamarque, poetessa dal linguaggio intenso e suggestivo; Mauro Covacich, storico e scrittore dalla prospettiva acuta; Luciano Lanna, giornalista e autore di viaggi; Silvia Ballestra, fotografa che cattura l’essenza dell’umanità; Caterina d’Amico, drammaturga che indaga le dinamiche relazionali; Valeria Parrella, scrittrice che esplora le fragilità e le resistenze; Lucio Caracciolo, critico musicale e culturale; Massimo Polidoro, scrittore e giornalista; Pietrangelo Buttafuoco, intellettuale provocatorio; Massimo Zamboni, autore che mescola generi e linguaggi; Alessandro Aresu, scrittore e giornalista; Annalisa Terranova, autrice che esplora il femminile e l’identità.
Il festival si inserisce in un percorso di valorizzazione culturale promosso dalla Fondazione Circolo dei Lettori, che ha già riscosso grande successo con eventi come “Scarabocchi” a Novara e “Torino Spiritualità”.

La riflessione di Giulio Biino, presidente della Fondazione, sottolinea come l’analisi del passato sia un motore per comprendere il futuro.
“Radici” si conferma come un appuntamento imprescindibile per la scena culturale torinese e piemontese, offrendo una piattaforma unica per affrontare un tema complesso come la storia dell’emigrazione piemontese verso l’America Latina, proiettandola su scala nazionale e internazionale.

L’Assessore Maurizio Marrone evidenzia l’importanza della libertà di pensiero e del pluralismo che animano il festival.
Giuseppe Culicchia, curatore dell’evento, chiarisce che “Radici” non è un esercizio di nostalgia, ma un’occasione per analizzare il presente e guardare al futuro con consapevolezza, confrontandosi con i traumi, le differenze e le aspirazioni che plasmano la nostra identità.
Il festival si configura quindi come un laboratorio di idee, un luogo di incontro e scambio, un invito a riflettere sul nostro posto nel mondo e sul significato del nostro essere.

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