martedì 14 Ottobre 2025
10.2 C
Torino

Cuneo, rallenta l’economia: allarme per l’export verso la Germania.

Il quadro economico della provincia di Cuneo, delineato dal più recente rapporto del centro studi di Confindustria, presenta una fase di raffreddamento che si intensifica nel quarto trimestre del 2025, segnando un’inversione di tendenza rispetto a una precedente resilienza.
Le aspettative delle imprese locali, misurate attraverso il saldo tra ottimismo e pessimismo, registrano un peggioramento significativo, con una contrazione del 9,5%, un dato che consolida l’allarmante dinamica già segnalata nel trimestre precedente.
L’erosione delle aspettative non si limita alla produzione manifatturiera, ma si estende anche alla capacità di attrarre nuovi ordini, che subiscono una flessione più accentuata (-10,8%), e, soprattutto, agli ordini di esportazione, dove il calo si fa sentire in modo particolarmente rilevante (-12,9%).

Questa contrazione dell’export evidenzia la vulnerabilità dell’economia cuneese, strettamente legata alle dinamiche dei mercati esteri, in particolare quello tedesco.

La direttrice di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, sottolinea come questi dati riflettano non solo le incertezze legate alle politiche commerciali, ma soprattutto l’impatto della recessione in Germania, principale partner commerciale della Granda.

L’analisi consuntiva del primo trimestre aveva già evidenziato una contrazione degli scambi con Francia e Germania, un effetto amplificato dalla difficoltà del mercato britannico.

La correlazione tra la performance economica tedesca e quella cuneese, quindi, si conferma un fattore cruciale per comprendere l’attuale andamento.

Nonostante il quadro complessivo delinei una situazione preoccupante, il presidente degli industriali cuneesi, Mariano Costamagna, pone l’accento su alcuni elementi di forza.
Il mercato del lavoro, in particolare, mostra una tenuta superiore a quella di altre aree piemontesi, con un tasso di disoccupazione che rimane al di sotto della soglia del 3%, un dato significativo per una provincia che, insieme a Verbania, rappresenta un’eccezione positiva in regione.
L’utilizzo degli impianti produttivi, inoltre, permane a livelli notevoli, suggerendo una capacità di adattamento e un’efficienza che, pur in un contesto di contrazione, contribuiscono a sostenere l’economia locale.

Anche la previsione di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, seppur in lieve flessione, indica una gestione prudente delle risorse umane, volto a preservare l’occupazione.
Tuttavia, le sfide rimangono significative.

La dipendenza dalle esportazioni verso un mercato come quello tedesco, fortemente influenzato da fattori macroeconomici globali, espone l’economia cuneese a rischi crescenti.
Diversificare i mercati di riferimento e rafforzare la competitività interna attraverso investimenti in innovazione, digitalizzazione e formazione del personale, si profilano come priorità strategiche per mitigare le vulnerabilità e prepararsi a un futuro economico incerto.
La resilienza dimostrata finora dovrà essere accompagnata da politiche mirate e da una visione di lungo termine per garantire la prosperità della provincia di Cuneo nel complesso scenario economico internazionale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -