Ferrero rafforza il suo impegno per una filiera alimentare etica e sostenibile, delineando una strategia avanzata che va ben oltre la mera conformità normativa.
Il recente Rapporto di Sostenibilità, sedicesima edizione, rivela un processo di trasformazione profonda, incentrato sulla trasparenza radicale e sulla riduzione dell’impatto ambientale.
L’azienda, guidata dalla visione di Giovanni Ferrero, Executive Chairman, non si limita a monitorare l’origine degli ingredienti, ma si impegna a tracciare il percorso di ciascuno fino alla sua fonte primaria, mappando oltre il 90% degli input principali.
Questa ambiziosa operazione, resa possibile dalla collaborazione strategica con Sourcemap e Starling, ha portato a risultati significativi.
La tracciabilità del cacao raggiunge il 97%, segnando un passo cruciale verso la lotta al lavoro minorile e alla tutela delle comunità agricole.
Analogamente, l’olio di palma beneficia di un livello di trasparenza del 97%, fondamentale per contrastare la deforestazione e promuovere pratiche agricole sostenibili.
Anche le nocciole, ingredienti chiave per molti prodotti iconici, vantano una tracciabilità del 94%, garantendo un approvvigionamento responsabile e supportando i produttori locali.
La sostenibilità, per Ferrero, non è un obiettivo isolato, ma un principio integrato in ogni aspetto del business.
La riduzione delle emissioni di gas serra, un elemento chiave della strategia aziendale, si avvia concretamente verso l’obiettivo di dimezzamento entro il 2030.
Questo impegno si traduce in un utilizzo massiccio di energia rinnovabile, che copre già il 90% del fabbisogno per la produzione e lo stoccaggio.
L’attenzione alla riduzione dell’impronta ecologica si estende anche agli imballaggi, con oltre il 90% dei materiali utilizzati progettati per essere riutilizzati, riciclati o compostati.
L’innovazione, motore di questa trasformazione, si manifesta in soluzioni concrete.
La riduzione del “rapporto plastica/prodotto” del 13% dimostra l’impegno a minimizzare l’utilizzo di materiali non biodegradabili.
L’introduzione di nuovi formati, come i vasetti di “Nutella Plant-Based” realizzati con il 60% di vetro riciclato e il cucchiaino di carta di Kinder Joy, testimoniano la volontà di adottare alternative più sostenibili senza compromettere la qualità e l’esperienza del consumatore.
Lapo Civiletti, CEO del Gruppo, sottolinea come Ferrero stia coniugando con successo la performance economica e la responsabilità sociale d’impresa.
La tracciabilità degli ingredienti chiave, la visibilità della catena di approvvigionamento, il rispetto dei diritti umani e la decarbonizzazione rappresentano i pilastri di un percorso di crescita inclusiva e duratura, che guarda al futuro con un approccio proattivo e consapevole.
L’azienda si pone come esempio di come la sostenibilità possa essere un fattore trainante di innovazione e di successo nel lungo termine.