martedì 9 Settembre 2025
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Fipa rilancia Lear a Grugliasco: un nuovo impulso all’auto elettrica italiana

L’industria automobilistica italiana si appresta a una nuova fase, segnata dall’emergere di Fipa, Fabbrica Italiana Produzione Autoveicoli, un’entità nata con l’ambizione di ridare impulso alle attività di Lear Corporation in territorio europeo.

La dismissione delle operations Lear a Grugliasco (Torino), azienda globalmente riconosciuta per la produzione di sistemi complessi per sedili e componenti elettronici per il settore automotive, assume così una nuova veste, affidata a un consorzio di investitori con una visione strategica di lungo termine.
Fipa non è semplicemente una newco; incarna un progetto di rilancio, alimentato da una partnership articolata.
Al cuore della struttura societaria troviamo il concessionario Fassina, testimone della realtà locale e capace di comprendere le dinamiche del mercato italiano.

A questa solida base si aggiunge il supporto finanziario di un investitore cinese, portatore di capitali e competenze internazionali, affiancato da un imprenditore di origine cinese già radicato nel tessuto economico italiano, un elemento cruciale per la navigazione tra le complessità normative e burocratiche.

L’operazione, stimata in un investimento iniziale compreso tra gli 80 e i 100 milioni di euro, prevede l’assemblaggio e la commercializzazione in Europa dei quadricicli elettrici Desner, modelli già affermati sul mercato internazionale, sfruttando le infrastrutture e le competenze esistenti nello stabilimento di Grugliasco.
Questo approccio mira a minimizzare i rischi e a massimizzare la velocità di implementazione del piano industriale.

L’obiettivo primario, quantificato in una produzione iniziale di 20.000 veicoli all’anno, rappresenta un primo traguardo in un percorso che ambisce a una crescita sostenibile nel tempo.

La salvaguardia del capitale umano è un pilastro fondamentale di questa iniziativa: Fipa si impegna ad assorbire tra i 200 e i 250 dipendenti attualmente impiegati presso Lear, offrendo prospettive di continuità professionale e sviluppo di nuove competenze nel settore della mobilità elettrica.

Il percorso di transizione è strutturato attorno a due tavoli di discussione, uno focalizzato sulla definizione precisa del piano industriale, con l’analisi dettagliata di proiezioni di vendita, costi di produzione e strategie di marketing, e l’altro dedicato alla gestione delle implicazioni sociali, volto a garantire un passaggio equo e supportato per i lavoratori.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) avrà un ruolo di monitoraggio e verifica, assicurando che le intenzioni dichiarate si traducano in azioni concrete.

La definizione di un accordo quadro vincolante, cruciale per consolidare le basi dell’operazione, è prevista entro la metà di novembre, a seguito di un primo incontro già fissato per il 9 ottobre.
Questa timeline ambiziosa riflette la determinazione degli investitori a dare rapidamente avvio alla nuova fase industriale dello stabilimento di Grugliasco, confermando l’importanza strategica dell’Italia nel panorama europeo della produzione automotive, in particolare nel settore in rapida espansione dei veicoli elettrici leggeri.

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