L’elezione di Serena Lancione, figura di spicco nel panorama italiano del trasporto pubblico – vicepresidente di Anav e presidente del Consorzio GrandaBus – alla presidenza designata della Divisione Europa di Uitp, l’Unione Internazionale del Trasporto Pubblico, segna un momento significativo per il settore a livello continentale. La nomina, formalizzata a seguito del recente summit di Amburgo, non solo riconosce il suo contributo professionale, ma proietta anche le sue priorità strategiche direttamente nel cuore del dibattito europeo.Lancione ha immediatamente focalizzato la sua attenzione su una problematica di cruciale importanza: l’impatto della mobilità sulla coesione sociale, specialmente per le fasce di popolazione più vulnerabili. La sua analisi, radicata in una profonda osservazione del territorio, evidenzia una correlazione inequivocabile tra la mancanza di accesso a un trasporto pubblico adeguato e l’esclusione sociale, un fenomeno che si amplifica in aree rurali e periurbane, dove la connettività è spesso scarsa e i costi elevati.La recente concatenazione di eventi – la pandemia globale e la conseguente crisi del costo della vita – ha acuito queste disparità, creando una situazione insostenibile per milioni di cittadini. La transizione verso un sistema di mobilità più sostenibile, auspicata a livello globale, rischia di diventare una transizione iniqua se non si affrontano direttamente le barriere economiche e geografiche che impediscono a una parte significativa della popolazione di beneficiarne.Lancione ha esplicitamente sollecitato un ripensamento delle priorità di finanziamento del Fondo Sociale per il Clima (SCF), proponendo che l’accesso a un trasporto pubblico a prezzi accessibili venga considerato una misura strutturale, non un intervento marginale. Questo approccio, lungimirante, riconosce che la mobilità non è un lusso, ma un diritto fondamentale, un prerequisito essenziale per la partecipazione alla vita sociale, economica e culturale.La sua visione trascende la mera prospettiva ambientale, riconoscendo il ruolo cruciale del trasporto pubblico come fattore di inclusione e di sviluppo territoriale. La capacità di spostarsi liberamente è un elemento imprescindibile per la coesione sociale e per la riduzione delle disuguaglianze. Lancione ha sottolineato la necessità di integrare questo imperativo nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (MFF) e negli strumenti di politica climatica, affinché le politiche europee riflettano le reali esigenze dei cittadini e promuovano una mobilità equa e sostenibile per tutti. La sfida, ora, è tradurre questa visione strategica in azioni concrete e misurabili, garantendo che la transizione verso un futuro più verde non lasci indietro nessuno.
Serena Lancione alla guida di Uitp Europa: mobilità e inclusione sociale
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