Rimodulazione delle tariffe degli impianti sportivi comunali: un’analisi tra necessità finanziaria e impatto socialeLa recente delibera del consiglio comunale, approvata il 17 [mese], ha ratificato una revisione delle tariffe d’uso degli impianti sportivi comunali, inclusi il complesso di Cà Mescarlin e le palestre scolastiche, con decorrenza dal 2026.
L’azione, motivata da una valutazione complessiva delle risorse economiche disponibili e dalla necessità di garantire la sostenibilità finanziaria delle strutture, innesca un dibattito che coinvolge aspetti economici, sociali e politici.
La riparametrizzazione delle tariffe di Cà Mescarlin, in particolare, prevede un incremento medio del 25%.
Nello specifico, la tariffa oraria per un utilizzo fino a due ore salirà da 20 a 22 euro, mentre la tariffa per la terza ora e successive passerà da 15 a 16 euro.
L’affitto dell’impianto per l’intera giornata (dalle 8 alle 24) vedrà un aumento da 200 a 250 euro.
Parallelamente, le palestre scolastiche, utilizzate principalmente da società sportive, subiranno aumenti differenziati.
Le società sportive regolarmente iscritte all’albo comunale vedranno un incremento del 10%, passando da 10 a 11 euro all’ora.
Per le società non iscritte, l’aumento sarà più consistente, attestandosi al 13%, con una tariffa che sale da 15 a 17 euro all’ora.
È importante sottolineare che, a fronte di questi adeguamenti, i servizi di mensa e l’area pesi rimangono invariati, segno di una volontà di mantenere almeno alcune tariffe accessibili alla cittadinanza.
Un elemento di particolare interesse è rappresentato dalle misure di agevolazione previste per le società sportive di Montanaro.
A queste, sono applicate riduzioni tariffarie specifiche: un abbattimento del 30% per le attività dedicate agli over 65 (portando la tariffa oraria a 7,70 euro) e un’ulteriore riduzione del 50% per le attività rivolte ai ragazzi under 18 (con una tariffa oraria di 5,50 euro).
Queste agevolazioni mirano a promuovere l’inclusione sociale e a incentivare la pratica sportiva tra le fasce di popolazione più vulnerabili.
La decisione, tuttavia, non ha trovato unanime consenso.
Giovanni Ponchia, capogruppo della minoranza, ha espresso un netto dissenso, evidenziando come l’aumento delle tariffe rappresenti un onere aggiuntivo per le associazioni sportive e per le famiglie, soprattutto in un contesto economico complesso.
Ponchia ha sottolineato la necessità di un segnale di sostegno da parte dell’amministrazione comunale, piuttosto che di ulteriori aumenti che rischiano di limitare l’accesso allo sport.
L’approvazione di queste nuove tariffe solleva interrogativi più ampi sulla politica sportiva comunale e sulla gestione delle risorse pubbliche.
È auspicabile che l’amministrazione comunale avvii un confronto aperto e trasparente con le associazioni sportive e con i cittadini, al fine di valutare l’impatto reale di queste misure e di individuare soluzioni alternative che concilino la sostenibilità finanziaria degli impianti con la promozione dello sport e dell’attività fisica per tutti.
In particolare, andrebbe analizzato se l’incremento tariffario sia la soluzione più efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati, oppure se esistano altre strategie, come la ricerca di sponsorizzazioni o l’ottimizzazione della gestione degli impianti, che potrebbero mitigare l’impatto economico sulle famiglie e sulle associazioni sportive.







