Volpiano, custode di una memoria celestiale: ventisette anni dall’incidente che spezzò il volo di quattro carabinieri.
Il 14 dicembre 1998, il cielo sopra Volpiano si oscurò in un istante, inghiottendo un elicottero dell’Arma dei Carabinieri e i suoi quattro coraggiosi occupanti.
A ventisette anni da quella tragica data, la comunità volpianese si è riunita in una solenne commemorazione, un atto di pietà e un rinnovato impegno a onorare il sacrificio di chi ha servito lo Stato con dedizione e coraggio.
Davanti al monumento eretto in via Brandizzo, autorità militari, civili e i familiari stretti dei caduti hanno condiviso un momento di profonda commozione.
A rendere omaggio al Generale di Divisione Franco Romano, al Colonnello Paolo Cattalini e ai Marescialli Gennaro Amiranda e Giovanni Monda, sono intervenuti il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Generale di Divisione Andrea Paterna, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, Generale di Brigata Roberto De Cinti, e il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli.
L’incidente, un drammatico intreccio di fattori ambientali e umane prerogative, si verificò in condizioni di scarsa visibilità, aggravate da una fitta nebbia che avvolgeva il territorio volpianese poco dopo il decollo.
Quel velo bianco, che prometteva un’alba pacifica, si trasformò in un presagio funesto, celando un destino ineluttabile.
La tragedia, al di là della sua immediatezza emotiva, solleva interrogativi sulla complessità del rischio in ambito militare, sull’importanza della formazione continua e sulla necessità di una valutazione accurata delle condizioni operative, soprattutto in contesti ambientali avversi.
La cerimonia è stata aperta dalle parole del Cappellano Militare, Don Diego Maritano, che ha offerto una riflessione spirituale sulla caduta dei militari, sottolineando il valore del dovere compiuto e la speranza nella memoria che preserva l’eredità di chi ha sacrificato la propria vita per la sicurezza del Paese.
Il gesto simbolico della deposizione della corona d’alloro, eseguito dalle autorità militari, ha sigillato l’atto di omaggio, accompagnato dai suoni solenni della banda musicale e dalla partecipazione silenziosa e rispettosa della folla.
Ma la giornata non si è limitata al cordoglio e al ricordo.
In un gesto di educazione civica e di trasmissione di valori, alcuni bambini, accompagnati dai genitori, hanno avuto l’opportunità di visitare il 1° Nucleo Elicotteri di Volpiano.
Un’occasione per avvicinare i più giovani al mondo dell’Arma dei Carabinieri, per mostrare loro l’importanza del senso del dovere, della legalità e del rispetto delle regole.
Insieme al Cappellano Militare e al Comandante del Nucleo Elicotteri, hanno decorato l’ “Albero della Legalità” con palline natalizie realizzate a mano, un simbolo tangibile dell’impegno a costruire un futuro di pace e giustizia.
La presenza di una rappresentanza della Compagnia di Chivasso e della Stazione Carabinieri di Volpiano ha ulteriormente rafforzato il legame tra l’Arma e la comunità locale, un patto di fiducia e collaborazione che si rinnova di anno in anno, perpetuando la memoria di coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere e contribuendo a costruire un futuro più sicuro per tutti.
La giornata si è conclusa con un sentimento di profonda gratitudine e un rinnovato impegno a custodire la memoria di chi ha offerto la propria vita per la sicurezza e l’onore della Patria.








