Ospedale Ivrea: Patrimonio Sanitario a Rischio, Urgenze Infrante

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Ospedale di Ivrea: Un Patrimonio Sanitario a Rischio, tra Urgenze Infrante e Promesse DissolteIl nosocomio di Ivrea, pilastro dell’assistenza sanitaria per la comunità della Valle d’Aosta e del Canavese, versa in condizioni di progressivo degrado, evidenziate da recenti segnalazioni del sindacato NurSind che dipingono un quadro allarmante.
Le immagini diffuse testimoniano un’emergenza strutturale che va ben oltre la mera necessità di manutenzione ordinaria, configurandosi come una sfida alla sostenibilità del servizio stesso.
La situazione si manifesta in una serie di criticità interconnesse.

L’infiltrazione d’acqua nel blocco operatorio, descritta come “pioggia in sala”, è solo la punta dell’iceberg.

Si aggiungono problemi di impianti elettrici obsoleti e pericolosi, distacchi di intonaco, e una generale carenza di manutenzione che compromette la sicurezza del personale sanitario e la qualità dell’assistenza ai pazienti.

Il caso della Dialisi rappresenta una ferita aperta.

L’annunciato intervento di ristrutturazione, cruciale per garantire un servizio adeguato a pazienti fragili, è arenato da anni.
Le spese ingenti sostenute per l’ubicazione temporanea di pazienti in altre strutture (Castellamonte e il reparto di Medicina di Ivrea) appaiono uno spreco di risorse se l’intervento non decolla.
La mancanza di chiarezza sulle tempistiche e la mancata convocazione di un incontro con il sindacato, che in passato aveva portato a soluzioni condivise, generano frustrazione e incertezza.
La lentezza nell’esecuzione dei lavori finanziati con fondi statali per l’isolamento dell’Oncologia contribuisce a un clima di profonda insoddisfazione.
Questi interventi, volti a migliorare le condizioni ambientali e la sicurezza dei pazienti oncologici, sono tuttora incompleti, causando disagi significativi per l’utenza e il personale.

La richiesta di una “mappatura dettagliata” e di un “crono programma” degli interventi urgenti non è solo una sollecitazione burocratica, ma un appello a una governance trasparente e responsabile.
È necessario un piano strategico a medio-lungo termine che non si limiti a tamponare le emergenze, ma che affronti le cause profonde del degrado e che preveda investimenti mirati alla riqualificazione dell’intera struttura ospedaliera.
La gravità della situazione non può essere mitigata con promesse vaghe o rassicurazioni generiche.

La comunità merita risposte concrete e tempi certi, soprattutto in vista della stagione invernale, quando le vulnerabilità degli impianti di riscaldamento potrebbero aggravare ulteriormente le condizioni di disagio.

Il silenzio dell’ASL To4, di fronte a queste evidenze, appare inaccettabile e alimenta sospetti su una gestione opaca e distaccata dalle reali esigenze del territorio.

La tutela della salute dei cittadini e la valorizzazione del patrimonio sanitario locale richiedono un cambio di passo, improntato alla trasparenza, alla responsabilità e alla collaborazione tra istituzioni e parti sociali.