mercoledì 15 Ottobre 2025
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Ivrea, Piano 2030: Olivetti, Eredità e Futuro UNESCO

Il sito industriale di Ivrea, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale, si appresta a inaugurare una nuova fase di gestione strategica, estendendosi fino al 2030.
Questo piano non si configura semplicemente come un adempimento burocratico, ma come un atto di profonda rielaborazione del rapporto tra la città, la sua storia industriale e il suo futuro.

L’elaborazione del documento, presentato ufficialmente presso le Officine Ico, è il risultato di un percorso partecipativo, lanciato nel 2024, che ha visto il coinvolgimento attivo della comunità ivrea: cittadini, professionisti del settore, istituzioni pubbliche e attori economici locali.

Il sindaco, Matteo Chiantore, ha sottolineato come l’iniziativa UNESCO sia stata interpretata non solo come una richiesta formale, ma come un’opportunità unica per avviare un vero e proprio dialogo con la città.
Questo processo di ascolto ha permesso di raccogliere suggerimenti e prospettive essenziali, gettando le basi per strategie di sviluppo condivise e sostenibili.

L’obiettivo primario è quello di preservare l’identità di Ivrea come città industriale, luogo di innovazione sociale e culturale, nel solco del pensiero di Adriano Olivetti.

Otto figure emblematiche, nominate “ambasciatori”, hanno presentato gli obiettivi del piano attraverso parole chiave, offrendo spunti di riflessione e interpretazioni diversificate.

Marco Peroni, con la parola “narrazione”, ha evidenziato la necessità di ricostruire, con rigore e sensibilità, la figura complessa di Adriano Olivetti, non solo come imprenditore, ma come visionario e pensatore.
Marcella Turchetti, portavoce dell’Archivio Storico Olivetti, ha scelto la parola “conoscenza”, richiamando il ruolo cruciale della ricerca e della comprensione come motore di progresso umano e come fondamento per un futuro informato e consapevole.

Gianfranco Ferlito, rappresentante dell’Associazione Spille d’Oro Olivetti, ha evocato la parola “appartenenza”, testimoniando il profondo legame emotivo che ancora unisce molti ex dipendenti all’eredità industriale olivettiana, un sentimento di comunità e di identità che va coltivato e valorizzato.

Oltre a queste, altre parole chiave come “innovazione”, “sostenibilità”, “inclusione” e “memoria” hanno contribuito a delineare un quadro articolato di azioni mirate a conciliare la tutela del patrimonio industriale con lo sviluppo economico e sociale della città.
Il piano del 2030 si propone quindi di trasformare l’eredità olivettiana in una risorsa strategica per il futuro di Ivrea, promuovendo la sua rilevanza a livello internazionale e consolidando il suo ruolo di laboratorio di innovazione sociale e culturale.

La sfida è quella di creare una narrazione coerente e coinvolgente che sappia comunicare l’importanza di questo patrimonio unico alle nuove generazioni, garantendo la sua trasmissione e la sua interpretazione nel tempo.

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