Il Teatro Stabile di Torino, celebrando il suo settantesimo anno di attività, lancia un segnale forte e lungimirante con la pubblicazione del suo primo Report di Sostenibilità.
Un documento che trascende la mera rendicontazione, configurandosi come una dichiarazione di intenti e una fotografia dell’evoluzione di un’istituzione culturale impegnata a ripensare il proprio ruolo nel contesto sociale e ambientale contemporaneo.
Il Report, che analizza le attività svolte nelle tre sedi – Teatro Carignano, Teatro Gobetti e Fonderie Limone – e offre una prospettiva comparativa con gli anni 2022 e 2023, illustra il percorso di un’istituzione che aspira a coniugare eccellenza artistica e responsabilità sociale.
Il Report non si limita a misurare gli indicatori di performance, ma indaga l’impatto profondo dell’attività del Teatro Stabile sulla comunità torinese e oltre.
L’attenzione alla sostenibilità ambientale si traduce in azioni concrete: il 38,8% dell’energia necessaria per alimentare le attività del Teatro proviene da fonti rinnovabili, un dato significativo arricchito dal 7,8% di energia autoprodotta grazie a investimenti strategici finanziati dal PNRR NexGeneration Eu.
L’installazione di pannelli fotovoltaici e pompe di calore in tutte le sedi testimonia un impegno reale nella riduzione dell’impronta ecologica, un approccio proattivo che guarda al futuro.
Ma la sostenibilità del Teatro Stabile non si esaurisce con la riduzione delle emissioni.
Essa si estende alla dimensione sociale, dove l’istituzione si conferma come un polo attrattivo per le nuove generazioni.
Il dato del 40% di abbonati tra i 14 e i 35 anni sottolinea la capacità del Teatro di intercettare i gusti e le esigenze di un pubblico giovane, proponendo un’offerta culturale diversificata e inclusiva.
Questa inclusività si riflette anche nelle politiche di accessibilità, che vanno oltre l’abbattimento delle barriere architettoniche, estendendosi a quelle economiche attraverso l’iniziativa “Un posto per tutti” e a quelle sensoriali, per garantire fruibilità a spettatori con esigenze specifiche.
Il Report evidenzia inoltre la pluralità di voci e prospettive che animano il cuore creativo del Teatro Stabile, grazie alla presenza di registi residenti e artisti associati che contribuiscono a definire un’identità artistica ricca e stimolante.
Questa governance partecipativa, unita alla capacità di innovazione e alla costante apertura verso nuove forme di espressione, rende il Teatro Stabile di Torino un modello di istituzione culturale contemporanea, un punto di riferimento per il territorio e un esempio virtuoso di impegno sociale e ambientale.
Il documento rappresenta un punto di partenza, una base solida per costruire un futuro ancora più sostenibile e inclusivo, dove la cultura sia accessibile a tutti e il Teatro sia un motore di cambiamento positivo per la comunità.