Tour stampa Hezbollah: resistenza a Israele, caos a Beirut

Date:

02 ottobre 2024 – 23:22

DALLA NOSTRA INVIATA A BEIRUTLa determinazione nel continuare la lotta contro Israele è palpabile nei gesti di un bambino che, con una maglietta gialla lacera, si arrampica davanti alla fotografia di Nasrallah, esibendo il segno della vittoria. I fotografi internazionali iniziano a scattare immagini cariche di simbolismo. Nel quartiere ferito di Dahieh, Hezbollah organizza un tour stampa per mostrare i danni provocati dagli attacchi israeliani su edifici residenziali, definendoli barbarici. Le strade sono disseminate dei ritratti del leader defunto, mentre uno dei palazzi visitati è sede di Sirat TV, la televisione del gruppo sciita, colpita durante i recenti eventi.Oltre ai giornalisti e ai membri di Hezbollah presenti, il quartiere appare deserto: palazzi vuoti e negozi chiusi. Nei punti colpiti dalle bombe ad alto potenziale si intravede ancora fumo tra le macerie e si avverte un pesante odore nell’aria. Il costante ronzio dei droni sovrasta la zona mentre Mohamed Afif, portavoce del gruppo sciita, ribadisce la volontà di resistere alle accuse che li dipingono come utilizzatori di civili come scudi umani.Hezbollah cerca di rialzarsi nonostante l’assenza di notizie sulla sepoltura del suo leader. Il tour stampa rappresenta solo una breve pausa dai continui raid israeliani che persistono nella regione. Secondo fonti ufficiali israeliane e americane citate dal New York Times, i raid hanno inflitto pesanti danni alle risorse accumulate da Hezbollah in decenni.Nel frattempo, a sud del Libano muoiono sei persone in un attacco a un centro sanitario ad Aitaroun. La definizione dell’operazione militare israeliana come limitata è contestata dai danneggiamenti massicci subiti da civili e infrastrutture secondo il delegato libanese all’ONU Hadi al Hashem.Sulle strade della capitale Beirut sfollati principalmente sciiti provenienti dal sud dormono all’aperto mentre alcuni coraggiosamente continuano le loro attività quotidiane come jogging lungo la Corniche. Il mercato dei materassi prospera e motorini carichi di beni essenziali per la sopravvivenza sfrecciano per le strade.Il caos impera e l’esercito fatica a mantenere il controllo della situazione. Il premier libanese Najib Mikati insiste sul cessate il fuoco dopo incontri con figure politiche chiave del paese sottolineando l’impegno nel rispettare le risoluzioni internazionali.Le autorità locali allestiscono rifugi temporanei ma sono insufficienti per accogliere oltre 1,2 milioni di sfollati interni. La crisi umanitaria raggiunge proporzioni senza precedenti nella storia del Libano mentre migliaia cercano rifugio oltre confine in Siria devastata da guerre e terremoti.

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