22 aprile 2024 – 14:40
La tragedia che ha colpito il piccolo Francesco, un lattante di soli 15 mesi, a causa dell’aggressione mortale da parte di due pitbull questa mattina ad Eboli, ha portato alla luce ancora una volta la pericolosità della promiscuità e della vicinanza con animali così feroci. I cani killer responsabili dell’atroce episodio sono attualmente sotto sequestro e in custodia presso il servizio veterinario locale, mentre la Procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo delegando i carabinieri guidati dal capitano Gentili agli accertamenti necessari.La proprietaria dei cani, una barista trentunenne, potrebbe presto essere iscritta nel registro degli indagati per rispondere delle terribili conseguenze del suo animale. La dinamica dell’incidente è stata rapida e agghiacciante: il piccolo Francesco si trovava in casa con la madre e gli zii materni quando è stato aggredito dai pitbull non sorvegliati che circolavano liberamente nel cortile antistante l’abitazione.Fonti investigative confermano che il bambino si trovava tra le braccia dello zio al momento dell’attacco brutale dei cani. In pochi istanti, il bimbo è stato strappato dalle braccia dello zio e ucciso con ferocia dai morsi dei pitbull. La madre di Francesco ha cercato disperatamente di liberare il figlio dalla furia degli animali ma purtroppo senza successo.Questa terribile vicenda mette in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza e responsabilità nella gestione degli animali domestici, specialmente se si tratta di razze considerate potenzialmente pericolose come i pitbull. La comunità locale è scossa da questo tragico evento che ha segnato indelebilmente la vita di una famiglia e richiede un urgente ripensamento sulle normative e le misure di sicurezza legate alla presenza di cani aggressivi nelle nostre città.