Una tragedia senza precedenti ha colpito la Striscia di Gaza durante la notte di Natale, quando una neonata è stata trovata morta per ipotermia vicino a Khan Younis. Mentre Israele e Hamas si accusano reciprocamente per aver complicato le trattative di cessate il fuoco, altre due vite innocenti sono state spezzate dal freddo nei campi profughi della regione. La piccola Sila, appena tre settimane di vita, è stata ritrovata immobile e viola dal padre Mahmoud al-Faseeh, che ha cercato invano di rianimarla prima che fosse troppo tardi. Le condizioni precarie degli accampamenti lungo la costa hanno reso difficile l’accesso ai soccorsi umanitari, con mancanza di coperte, vestiti caldi e legna per i fuochi.Le immagini della piccola vittima hanno commosso il mondo intero, mostrando le labbra viola e la pelle livida causate dal gelo implacabile. Il direttore del reparto pediatrico dell’ospedale Nasser di Khan Younis ha confermato la causa del decesso: ipotermia. Non solo Sila ha perso la vita a causa delle temperature gelide, ma anche altri due bambini sono stati portati in ospedale dopo essere deceduti per lo stesso motivo. La comunità internazionale si stringe nel dolore per queste perdite evitabili, mentre le Nazioni Unite sollecitano un aumento significativo degli aiuti umanitari per evitare ulteriori tragedie simili.La storia di Sila rimarrà come un monito sulla fragilità della vita in situazioni di conflitto e povertà estrema. Che la sua memoria sia onorata con azioni concrete volte a garantire che nessun altro bambino debba soffrire un destino così crudele a causa delle condizioni avverse in cui è costretto a vivere. Lasciamo che questo tragico evento ci spinga verso una maggiore solidarietà e impegno nel proteggere i più vulnerabili tra noi, affinché nessun’altra famiglia debba affrontare una perdita così dolorosa e ingiusta.
Tragedia a Gaza: neonata muore per ipotermia, richiesta urgente di aiuti umanitari.
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