30 gennaio 2025 – 23:15
Nella notte tragica in cui si è consumata la perdita della giovane vita di Ramy Elgaml, un’inchiesta ha portato alla luce dettagli scioccanti sul comportamento spericolato del suo amico, Fares Bouzidi. La Procura di Milano ha richiesto un processo immediato per Bouzidi, accusato di resistenza a pubblico ufficiale dopo aver tentato una fuga disperata alla guida del suo Tmax nonostante non avesse mai ottenuto la patente e fosse sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Mentre i carabinieri del Radiomobile cercavano di fermarlo, Bouzidi ha attraversato le strade di Milano in modo spericolato, mettendo a repentaglio la vita di chiunque si trovasse sul suo cammino.Le indagini sull’incidente mortale che ha coinvolto il giovane Ramy hanno portato alla luce ulteriori dettagli sconcertanti. Oltre a Bouzidi, è stato coinvolto anche il carabiniere al comando della pattuglia che lo inseguiva. Sospetti di depistaggio sono emersi riguardo all’azione di due colleghi che avrebbero tentato di cancellare prove cruciali dell’accaduto. Un testimone oculare aveva registrato tutto su video con il suo cellulare, ma questo materiale è misteriosamente scomparso.La consulenza tecnica ordinata dalla Procura ha confermato che il video non potrà essere recuperato, ma le indagini proseguono grazie alle immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’incidente. La dinamica degli eventi sta gradualmente emergendo grazie alle analisi delle registrazioni delle bodycam dei carabinieri e delle telecamere poste all’incrocio tra via Ripamonti e Quaranta.La famiglia di Ramy continua a chiedere verità e giustizia attraverso l’impegno dell’avvocata Barbara Indovina. L’ombra della tragedia si allunga su questa vicenda intricata e dolorosa, mentre la ricerca della verità procede con determinazione nella speranza che giustizia sia fatta per il giovane Ramy Elgaml.