14 ottobre 2024 – 20:15
La mattina del 20 ottobre del 1944, un sole autunnale illuminava il cielo di Milano mentre una formazione aerea della 15esima Air Force americana sorvolava la città mirando a obiettivi cruciali e strategici. I bombardieri alleati, dopo aver completato la loro missione, si sbarazzarono dell’eccesso di esplosivi scaricandoli per errore sui densamente popolati quartieri di Gorla e Precotto, causando devastazione e morte. Il tragico evento colpì duramente la scuola elementare Francesco Crispi di Gorla, provocando la perdita di oltre 200 vite, tra cui numerosi bambini, insegnanti e personale scolastico.Le bombe avrebbero dovuto distruggere gli impianti industriali meccanicosiderurgici nella periferia cittadina, con particolare attenzione agli stabilimenti della Breda di Sesto San Giovanni. Tuttavia, a causa di errori di calcolo e valutazioni errate, l’esplosivo finì sulle abitazioni civili anziché sugli obiettivi militari previsti. La tragedia si estese su tutta Milano quel giorno, con un totale di 614 vittime tra le macerie.In seguito alla strage, Piazza Redipuglia fu ribattezzata Piazza dei Piccoli Martiri in memoria dei giovani innocenti che persero la vita. Le ossa dei bambini e degli insegnanti vennero trasferite nella cripta del monumento commemorativo eretto per ricordare la terribile tragedia. Anche la nuova scuola costruita in seguito fu dedicata ai martiri di Gorla.Recentemente, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato la cripta insieme alle sopravvissute alla strage e ai familiari delle vittime sopravvissute nel corso degli anni. Ha definito l’evento come una tragedia senza pari che non può essere dimenticata, onorando così la memoria delle vittime innocenti e ribadendo l’importanza di preservare questa parte dolorosa della storia milanese.