Tragedia a Moscova: giovane diciannovenne muore in incidente durante inseguimento dei carabinieri

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08 gennaio 2025 – 11:15

Nella notte del 24 novembre, in zona Moscova, si è verificato un tragico incidente che ha causato la morte del giovane Ramy Elgaml, appena diciannovenne. Tutto è iniziato con il primo contatto tra una delle tre pattuglie dei carabinieri e il TMax guidato da Fares Bouzidi, un tunisino di ventidue anni privo di patente che ha cercato di sfuggire alla vista delle forze dell’ordine. I video diffusi dai principali telegiornali mostrano chiaramente i momenti drammatici dell’inseguimento e dell’impatto fatale. L’inchiesta condotta dalla procura, diretta da Marcello Viola, ha portato all’accusa di omicidio stradale nei confronti di Bouzidi e del vice brigadiere di trentasette anni al volante della gazzella durante l’inseguimento. Altri due colleghi sono indagati per depistaggio e favoreggiamento, mentre la posizione di tre ulteriori militari è ancora oggetto di valutazione da parte dei magistrati.Nel corso delle riprese provenienti dalla dashcam di una delle gazzelle emergono frasi sconcertanti pronunciate dai carabinieri coinvolti nell’incidente. Si sente distintamente l’appello a fermare il veicolo: “Chiudilo, chiudilo… no, mer… non caduto”. In seguito, durante la fuga spericolata attraverso le strade cittadine, si assiste alla perdita del casco da parte del giovane Ramy. Infine, nel momento cruciale dell’impatto finale, le comunicazioni via radio tra i militari rivelano la tragica conclusione dell’inseguimento: “I due giovani sono caduti”. Questa sequenza di eventi drammatici ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla condotta degli agenti coinvolti e sulle dinamiche che hanno portato a una tragedia così devastante.

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