“Tragedia a Napoli: omicidio premeditato scuote la città”

22 gennaio 2025 – 20:45

La tragedia che ha colpito Rosa Gigante, la madre di Donato De Caprio, noto tiktoker con tre milioni di followers, ha scosso profondamente la città di Napoli. L’omicidio premeditato di cui è stata vittima ha generato sconcerto e indignazione tra i presenti in aula durante l’udienza, quando l’imputata Stefania Russolillo ha cercato di chiedere perdono ai familiari della donna uccisa. Tuttavia, le parole di scuse non sono state accolte con compassione ma con rabbia e disprezzo da parte dei parenti della vittima, che hanno definito l’imputata come “assassina”. La tensione è salita rapidamente nell’aula del tribunale, ma il giudice è intervenuto prontamente per calmare gli animi.Stefania Russolillo, accusata dell’omicidio e per la quale è stata richiesta l’ergastolo dal pm, ha manifestato profondo rammarico per quanto accaduto, dichiarando di essere tormentata dai sensi di colpa e incapace di comprendere appieno le sue azioni. Ha ammesso di aver raggiunto un punto critico nella sua vita, cercando disperatamente aiuto da psichiatri e psicologi per affrontare i suoi problemi interiori.Il delitto avvenuto nella casa di Rosa Gigante a Pianura il 18 aprile 2023 è stato descritto come un piano studiato a tavolino dall’imputata al fine di arricchirsi alle spalle della vittima. Secondo l’accusa, non si trattò di un impeto improvviso ma di un crimine pianificato e spietato. Il sostituto procuratore Maurizio De Marco ha ricostruito minuziosamente i dettagli dell’omicidio avvenuto nell’abitazione della vittima, sottolineando la violenza dell’aggressione e la freddezza dell’imputata nel compiere il gesto omicida.L’accusa ha evidenziato come Stefania Russolillo abbia agito con determinazione nel tentativo di sottrarre denaro alla vittima, causandone la morte per soffocamento in seguito all’utilizzo di un tubicino stretto attorno al collo. La scena del crimine è stata descritta come macabra e crudele, con l’imputata che avrebbe cercato anche di bruciare il corpo della vittima per eliminare le prove del suo delitto.La famiglia della vittima ha assistito sgomenta alle rivelazioni emerse durante l’udienza processuale, mostrando dolore e incredulità davanti alla brutalità dell’omicidio commesso ai danni della cara madre. L’appello alla giustizia per Rosa Gigante resta vivo nei cuori dei suoi cari mentre il processo si avvia verso una conclusione che potrà portare giustizia per il tragico destino che ha colpito la donna anziana uccisa nella propria casa.

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