Tragedia a Palazzolo Acreide: indagini sulla morte del bambino caduto in pozzo

L’inchiesta sulla tragica morte del bambino di 10 anni caduto in un pozzo artesiano a Palazzolo Acreide continua a suscitare interrogativi e polemiche. La Procura ha disposto l’autopsia che sarà eseguita la prossima settimana, mentre i primi indagati sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Tra di loro ci sono sei educatori che accompagnavano il bambino e altri ragazzi disabili in visita alla fattoria didattica, insieme al proprietario della struttura e presidente dell’associazione coinvolta nell’organizzazione dell’evento estivo.Le testimonianze dei presenti sull’accaduto sono discordanti: alcuni raccontano che il bambino è salito sulla copertura del pozzo da cui è poi precipitato, mentre altri forniscono versioni contrastanti. I Carabinieri stanno ascoltando i testimoni, tra cui anche i piccoli amici della vittima, per cercare di fare luce sulla dinamica dell’incidente. La volontaria che si è calata nel pozzo per soccorrere il bambino è sotto attenta osservazione da parte della Procura.La tempistica dei soccorsi e la sicurezza del pozzo sono al centro delle indagini, così come la responsabilità della sorveglianza dei minori durante la visita. Resta da verificare il racconto di un vicino che afferma di aver sentito il bambino parlare con i genitori dopo la caduta, nonostante le prime informazioni suggeriscano il contrario.La madre del piccolo ha espresso tutto il suo dolore su Facebook, ricevendo numerosi messaggi di solidarietà. Nel frattempo, l’associazione Rampi ha sollevato critiche riguardo alle misure di prevenzione adottate nel luogo dell’incidente. L’intera comunità è scossa da questa tragedia e attende risposte concrete sulle cause che hanno portato alla morte del giovane ragazzo nel profondo pozzo artesiano.