14 novembre 2024 – 13:43
La procura di Aosta ha concluso le indagini riguardanti il tragico incidente che ha visto la morte di tre giovani aspiranti guide alpine travolti da una valanga il 13 aprile 2023 nella zona del colle della Tsanteleina, al confine tra Italia e Francia. Al centro dell’inchiesta è Matteo Giglio, esperto guida alpina valdostana di cinquant’anni, accusato di omicidio colposo plurimo. Giglio era l’istruttore delle vittime – Sandro Dublanc, Lorenzo Holzknecht ed Elia Meta – ed è stato l’unico a sopravvivere alla tragedia, divenendo così l’unico testimone degli eventi.Dopo che una parte lesa ha presentato una memoria dettagliata dei fatti, la procura ha deciso nel settembre del 2023 di non archiviare il caso e ha richiesto un’ulteriore perizia con un incidente probatorio per fare chiarezza sulla dinamica dell’accaduto. L’intera comunità alpina è stata scossa da questa terribile vicenda che ha sconvolto le famiglie delle vittime e la professione delle guide alpine. Resta ora da capire se si sia trattato di un tragico incidente dovuto a cause naturali o se ci siano responsabilità umane da individuare.L’indagine continua a suscitare interesse e dibattiti sulla sicurezza in montagna e sulle responsabilità degli accompagnatori nelle escursioni alpine. La figura del guida alpino viene messa sotto i riflettori, evidenziando l’importanza della formazione, dell’esperienza e della prudenza necessarie per affrontare le sfide offerte dalle montagne. La giustizia dovrà fare luce su questo drammatico evento per dare risposte alle famiglie delle vittime e alla comunità alpinistica nel suo complesso.