23 settembre 2024 – 06:40
Il tragico naufragio dello yacht battente bandiera britannica di fronte al porto di Porticello, nel Palermitano, all’alba del 19 agosto ha scosso l’opinione pubblica internazionale. Le sette vite perse in questa sciagura includono quella del magnate inglese Mike Lynch, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità marittima. Le controversie legali che circondano questo evento drammatico sono diventate il centro dell’attenzione mediatica, con la The Italian Sea Group che avrebbe avanzato una richiesta di risarcimento record di oltre 222 milioni di euro alla società armatrice di Angela Bacares.La figura imponente di Giovanni Costantino, alla guida della The Italian Sea Group e salvatore del marchio Perini Navi nel 2021, si staglia come protagonista in questa intricata vicenda legale. La società quotata in borsa ha deciso di fermare le attività del cantiere navale di Viareggio, dove lo yacht lungo 56 metri è stato costruito nel lontano 2008 con un maestoso albero da 75 metri in alluminio.Le dichiarazioni della The Italian Sea Group riguardo alla presunta citazione per il maxi risarcimento sono categoriche: nessun rappresentante legale ha autorizzato alcun atto giuridico in merito. Tuttavia, la presenza della Revtom Ltd con sede nell’Isola di Man e gestita formalmente da Angela Bacares aggiunge ulteriore complessità alla questione legale, poiché rappresenta l’armatore e la proprietà del Bayesian coinvolto nei danni causati dall’equipaggio.L’inchiesta condotta dalla Procura di Termini Imerese ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei tre membri dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith. Le accuse contestate includono omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, gettando ulteriori ombre sulle circostanze misteriose che hanno portato al disastroso affondamento dello yacht.Nel frattempo, i sommozzatori incaricati dell’esame del relitto hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle informazioni sensibili custodite nelle casseforti dell’imbarcazione. Il timore che tali dati possano cadere nelle mani di governi stranieri come Russia e Cina ha spinto a una sorveglianza rafforzata per proteggere l’integrità delle prove cruciali per far luce su questo enigma marittimo che continua a suscitare interesse a livello globale.