12 febbraio 2024 – 08:18
Oltre a Giovanni Barreca, le due persone arrestate ieri dai carabinieri con l’accusa di aver partecipato all’omicidio della moglie e dei due figli dell’uomo, sono Sabrina Fina e Massimo Carandente, due individui estremisti religiosi. A differenza del muratore di 54 anni che ha confessato i delitti, anche loro sono accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere.La coppia, entrambi originari di Palermo, avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Tra i due fermati e l’uomo si è sviluppato un legame caratterizzato da un’ossessione mistica comune, essendo tutti fanatici religiosi.Sarebbero stati proprio i due palermitani a incoraggiare Barreca ad uccidere i suoi familiari – Angela Salamone e i due figli Kevin ed Emanuel, rispettivamente di 15 e 5 anni – al fine di liberare la casa da presenze demoniache. Inoltre, avrebbero partecipato attivamente ai delitti. L’unica sopravvissuta alla strage è stata la figlia 17enne di Barreca, che ora è stata affidata a una comunità.È stato il muratore stesso a chiamare i carabinieri nella notte tra sabato e domenica. “Ho ucciso la mia famiglia”, ha detto nella telefonata. Nell’abitazione dell’uomo ad Altavilla Milicia, i militari hanno trovato i cadaveri dei bambini, probabilmente strangolati. Uno dei corpi era legato a una catena. In un’altra stanza, la superstite si trovava in uno stato confusionale a causa del trauma subito. I resti della terza vittima sono stati scoperti bruciati e sepolti poco distante dalla casa.Secondo i primi rilievi – sebbene l’autopsia fornirà risposte più precise – la moglie sarebbe stata uccisa giorni prima, mentre i figli venerdì. Barreca e la superstite avrebbero quindi convissuto con i cadaveri per diversi giorni.Le indagini dei carabinieri hanno portato all’arresto della coppia accusata di complicità nei delitti grazie all’analisi dei cellulari del muratore e alle testimonianze raccolte.
