Seyyed Mohammad Mirmousavi, un giovane iraniano proveniente da Lahijan, una città della provincia settentrionale di Gilan, ha perso la vita mentre si trovava in custodia a seguito delle torture inflitte dagli agenti delle forze speciali che lo avevano arrestato. Questo tragico evento è stato denunciato dalla ONG per i diritti umani Hengaw, con sede in Norvegia, la quale ha reso pubblico un video raccapricciante che mostra il corpo dell’uomo con la schiena gravemente tumefatta e insanguinata. Secondo quanto riportato dall’ONG, dopo la morte del giovane avvenuta il giorno stesso del suo arresto, avvenuto il 24 agosto, alla famiglia è stato imposto il silenzio riguardo al caso. Tuttavia, recentemente cinque agenti sono stati arrestati in seguito a un’inchiesta condotta dalla procura di Lahijan.Questo tragico episodio mette ancora una volta in luce le gravi violazioni dei diritti umani che purtroppo avvengono in diverse parti del mondo, suscitando indignazione e richiedendo giustizia per le vittime coinvolte. È fondamentale che tali abusi non restino impuniti e che coloro che li commettono siano chiamati a rispondere delle proprie azioni davanti alla legge.La morte di Seyyed Mohammad Mirmousavi rappresenta un ennesimo esempio di come le persone possano essere vittime dell’ingiustizia e della brutalità delle autorità. È necessario garantire che ogni individuo abbia diritto a un processo equo e che venga rispettata la dignità umana in ogni circostanza. Solo attraverso un impegno costante per difendere i diritti fondamentali di ogni individuo possiamo sperare di costruire una società più giusta e rispettosa verso tutti i suoi membri.
Tragedia in Iran: giovane torturato a morte, famiglia costretta al silenzio. Arrestati cinque agenti. ONG denuncia violazioni dei diritti umani.
Date: