07 gennaio 2025 – 10:57
Nel triste episodio della morte di tre giovani aspiranti guide alpine travolti da una valanga il 13 aprile del 2023, durante un’escursione di scialpinismo, emerge la figura dell’istruttore Matteo Giglio, guida alpina valdostana di 51 anni, coinvolto in un procedimento giudiziario per omicidio colposo plurimo. L’incidente si è verificato vicino al colle della Tsanteleina, in Savoia (Francia), a pochi metri dal confine con l’alta valle di Rhemes (Aosta), e ha causato la perdita dei talentuosi Lorenzo Holzknecht, Sandro Dublanc ed Elia Meta.Le indagini condotte hanno evidenziato presunte negligenze da parte dell’istruttore Giglio, come il mancato utilizzo di zaini con sistema airbag da valanga e una discesa imprudente nel canalone dove si è verificata la tragedia. Nonostante le dichiarazioni di Giglio riguardo al distacco provocato dall’accumulo di neve ventata superato solo da uno dei ragazzi, il perito incaricato non è riuscito a determinare con certezza la causa scatenante dell’evento catastrofico.Inizialmente la procura aveva proposto l’archiviazione del caso, ma grazie all’intervento delle parti offese e alla scoperta di prove satellitari provenienti dai dispositivi tecnologici dei protagonisti dell’escursione, si è deciso di approfondire ulteriormente le indagini attraverso una perizia richiesta dal gip. Questo tragico evento ha sconvolto non solo le famiglie delle vittime ma l’intera comunità degli appassionati di montagna e scialpinismo che ora attendono giustizia e risposte concrete su quanto accaduto quel fatidico giorno.
