Nel cuore dell’oblast russo di Kursk, un tragico incidente ha segnato la giornata di ieri: otto valorosi soldati delle forze moscovite sono stati vittime del cosiddetto “fuoco amico” proveniente dalle truppe nordcoreane che li affiancavano sul campo di battaglia. L’agenzia d’intelligence militare ucraina Hur, citata dai media di Kiev, ha attribuito questa drammatica fatalità alla barriera linguistica esistente tra i due contingenti, sottolineando come tale ostacolo rappresenti ancora una sfida significativa durante le operazioni belliche. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso preoccupazione per la situazione affermando che ci sono indicazioni preliminari riguardo all’utilizzo da parte dei russi di soldati nordcoreani negli attacchi condotti dalle unità combinate presenti nella regione di Kursk.Parallelamente a questo sconvolgente evento, una violenta esplosione ha scosso il tranquillo quartiere centrale della città ucraina di Dnipro, causando la morte di una persona e il ferimento di altre quattro, tra cui due agenti di polizia. I media locali hanno riportato dettagliatamente l’accaduto, precisando che il servizio di sicurezza ucraino Sbu ha classificato l’incidente come un attentato terroristico e ha proceduto con l’arresto di un sospettato 37enne ritenuto responsabile dell’attacco e presumibilmente agente dei servizi segreti russi. La comunità internazionale resta in allerta dinanzi a queste tragiche vicende che evidenziano la complessità e l’imprevedibilità delle situazioni belliche in corso in diverse parti del mondo.
Tragedia in oblast russo di Kursk: soldati ucraini vittime di “fuoco amico” nordcoreano. Esplosione a Dnipro: attentato terroristico con sospetto legame ai servizi segreti russi.
Date: