Durante il tragico periodo che va dall’inizio del 2024 fino al 9 novembre, il Mediterraneo centrale ha visto la perdita di ben 568 vite umane, mentre altre 783 persone sono ancora disperse in mare. Questi dati allarmanti sono stati resi noti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) con sede in Libia, che ha pubblicato il suo ultimo aggiornamento su una piattaforma online.Parallelamente a queste tragedie, l’OIM ha registrato che ben 19.627 migranti sono stati intercettati in mare e riportati in Libia. Di questi, la maggioranza è composta da uomini, con un totale di 17.141 individui, seguiti da 1.377 donne, 636 minori e infine 473 persone per le quali non sono disponibili dati riguardanti il genere.Questi numeri sconcertanti mettono in evidenza la gravità della situazione nel Mediterraneo centrale e la necessità urgente di adottare misure concrete per prevenire ulteriori perdite di vite umane e garantire un approccio umanitario ed efficace alla gestione dei flussi migratori. La comunità internazionale deve unirsi per affrontare questa emergenza umanitaria e proteggere i diritti fondamentali di tutti coloro che si trovano coinvolti in questo tragico scenario marittimo.
Tragedia nel Mediterraneo centrale: 568 morti e 783 dispersi in mare, urgente azione umanitaria.
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