Le organizzazioni internazionali Unhcr, Oim e Unicef hanno espresso profondo cordoglio per le decine di vittime dei recenti naufragi nel Mediterraneo centrale, prevedendo che il numero dei morti e dispersi possa superare quota 800 entro il 2024. Questi tragici eventi rappresentano un fallimento collettivo nella protezione delle persone più vulnerabili, evidenziando l’incapacità degli Stati di garantire la sicurezza in mare.A pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Rifugiato, che commemora le sofferenze di milioni di individui costretti a fuggire da conflitti e persecuzioni, si sottolinea l’inaccettabilità di tali incidenti che coinvolgono sia rifugiati che migranti. Le tre agenzie ribadiscono l’urgente necessità di un maggiore impegno europeo nelle operazioni di ricerca e soccorso, noncheeacute; la promozione di vie sicure e regolari per l’accesso nell’Unione Europea, al fine di evitare ulteriori tragedie in mare.
Tragedia nel Mediterraneo: oltre 800 vittime previste entro il 2024
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