02 gennaio 2024 – 12:13
L’intera comunità dell’atletica mondiale è sconvolta per la tragica morte di Benjamin Kiplagat, il talentuoso mezzofondista ugandese. La notizia della sua morte ha scosso profondamente Eldoret, in Kenia, la capitale internazionale dei maratoneti e dei mezzofondisti. Le autorità locali hanno annunciato di aver arrestato due sospetti, uomini con un passato criminale che avevano terrorizzato la popolazione locale con i loro reati.Kiplagat, 34 anni, era nato in Kenia ma aveva scelto di gareggiare per l’Uganda nei 3000 siepi alle Olimpiadi e ai Mondiali. Il suo corpo è stato trovato senza vita all’interno di un’auto, presumibilmente appartenente al fratello, vicino a Eldoret. Le ferite mortali da coltello indicano una situazione violenta e drammatica. Secondo le prime indagini, i due uomini avrebbero tentato una rapina mentre Kiplagat si trovava alla guida della sua auto. La sua reazione istintiva nel cercare di sfuggire agli assalitori potrebbe aver scatenato una reazione ancora più violenta da parte degli stessi.Le autorità keniane sono determinate a chiudere rapidamente le indagini su questo caso e portare i due sospettati davanti al giudice per i primi provvedimenti domani stesso. Purtroppo, questa non è la prima volta che atleti della Rift Valley perdono la vita in modo violento. Nel 2021, Agnes Tirop, campionessa keniana, era stata trovata morta nella sua casa a Iten, nelle vicinanze di Eldoret, e suo marito era stato accusato dell’omicidio.Kiplagat aveva dimostrato il suo talento sin da giovane, conquistando la medaglia d’argento mondiale nei 3000 siepi ai mondiali juniores del 2008. Successivamente, il suo miglior risultato a livello assoluto fu la semifinale nella stessa disciplina a Londra nel 2012. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto nel mondo dell’atletica e una triste riflessione sulla sicurezza degli atleti che dedicano le loro vite all’allenamento in questa regione rinomata per i suoi campioni.La comunità sportiva internazionale si unisce nel lutto per la perdita di Benjamin Kiplagat e spera che giustizia sia fatta per lui e per tutti gli atleti che hanno perso la vita in circostanze tragiche simili. Il ricordo di Kiplagat rimarrà vivo come un esempio di talento e determinazione nel mondo dell’atletica.
