07 gennaio 2025 – 18:40
La procura di Bari ha recentemente aggiornato lo stato delle indagini riguardanti il tragico evento legato alla morte del neonato trovato senza vita nella culla termica. Inizialmente focalizzata sull’ipotesi di abbandono di minore, l’inchiesta ha preso una svolta significativa con l’iscrizione nel registro degli indagati del parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, e del tecnico responsabile della manutenzione dell’apparecchio. La nuova accusa ipotizzata è quella di omicidio colposo, a seguito degli ulteriori elementi emersi durante gli interrogatori dei due indagati.L’autopsia che verrà eseguita domani sarà fondamentale per chiarire i dettagli dell’accaduto e individuare eventuali responsabilità. Il compito di condurre l’esame è stato affidato al professor Biagio Solarino dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, con la collaborazione della squadra mobile coordinata dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea.Il neonato, che aveva appena un mese di vita, è stato scoperto privo di vita nella culla termica in modo casuale da Roberto Savarese, titolare di un’agenzia funebre presente in chiesa per un servizio funebre. La culla termica era stata attivata nel 2014 e ha già dimostrato la sua efficacia nel salvare due neonati negli anni precedenti.Gli inquirenti stanno concentrando i loro sforzi nell’individuare eventuali malfunzionamenti dell’apparecchio che potrebbero aver portato alla tragedia. La ricerca della verità su questo drammatico episodio rimane al centro delle attività investigative condotte con determinazione dalla procura di Bari.