Nel cuore della notte, un’ombra avvolge il quartiere di Scampia a Napoli, mentre il silenzio viene interrotto dal fragore di un crollo che ha sconvolto la Vela Celeste. Le strade strette e deserte si animano all’improvviso con l’arrivo dei soccorsi: i vigili del fuoco si aprono un varco tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti, mentre le forze dell’ordine presidiano la zona per garantire la sicurezza. Il bilancio tragico di questa tragedia è pesante: un morto, due feriti gravi e tre lievi combattono contro il destino in una notte che resterà scolpita nella memoria della comunità. Il ballatoio che si è sgretolato rappresentava un pezzo di storia delle Vele di Scampia, simbolo di una lotta per una vita migliore.La Vela Celeste, resistente ma vulnerabile, è uno degli ultimi baluardi rimasti in piedi dopo la demolizione delle altre Vele circostanti. Un tentativo di riqualificazione urbanistica che ha trasformato il volto del quartiere, ma che non ha potuto impedire il dramma di questa notte fatale.Ora, nell’oscurità della notte, resta solo il rumore dei soccorsi che si alternano al silenzio tombale delle macerie. La comunità si stringe intorno alle vittime e alle loro famiglie, cercando conforto in un momento così cupo e doloroso. E mentre l’alba si fa strada timidamente all’orizzonte, Scampia si prepara a ricominciare da capo, con le cicatrici indelebili di questa tragica vicenda impressa nei cuori e nelle menti di tutti coloro che hanno vissuto quella terribile notte.
Tragedia notturna a Scampia: la Vela Celeste crolla, un morto e feriti lottano per la vita
Date: