20 febbraio 2025 – 14:20
L’incidente stradale che ha portato alla tragica morte di Raffaele Mazzamati, 35 anni, di Feletto e Debora Biscuola, 18 anni, di Castellamonte ha scosso profondamente la comunità locale. Il tribunale di Ivrea ha emesso una sentenza contro il dirigente della viabilità della Città Metropolitana Matteo Tizzani e il responsabile della manutenzione per l’area di Ivrea, Flavio Giai Miniet. La giudice Stefania Cugge ha rivisto l’accusa da omicidio colposo a omicidio stradale colposo, riconoscendo così la gravità dell’accaduto.Le famiglie delle vittime, assistite dagli avvocati Leo Davoli, Franco Papotti, Renato Naretto ed Erika Zanotti, hanno ottenuto un risarcimento provvisorio di 190 mila euro come forma di giustizia per il dolore subito. L’attenzione si è concentrata sul tratto di strada nei pressi del ponte dove si è verificato l’incidente: secondo l’accusa, le misure di sicurezza erano carenti e non sufficienti a prevenire un evento così tragico.La Fiat Grande Punto guidata da Mazzamati è finita nel canale sotto la provinciale 222 nella curva del Bogo tra Ozegna e Rivarolo il 29 ottobre 2017. La Procura ha evidenziato la mancanza di un guardrail adeguato lungo quel tratto di strada che avrebbe potuto mitigare le conseguenze dell’incidente. Dopo mesi dalla tragedia, i Comuni di Ozegna e Rivarolo hanno richiesto e ottenuto la realizzazione di una barriera con new jersey in cemento per aumentare la sicurezza della zona.Questo caso ha sollevato importanti questioni sulla responsabilità nella gestione delle infrastrutture stradali e sull’importanza di adottare misure preventive efficaci per evitare tragedie simili in futuro. La sentenza emessa rappresenta un passo verso la giustizia per le vittime e le loro famiglie, ma anche un monito per tutti coloro che sono coinvolti nella progettazione e manutenzione delle strade affinché garantiscano sempre la massima sicurezza ai cittadini.
