19 aprile 2024 – 16:45
Ogni incidente sul luogo di lavoro rappresenta una tragedia inaccettabile, un’offesa alla dignità umana e un richiamo al dovere di garantire la sicurezza dei lavoratori. Non possiamo restare indifferenti di fronte al fatto che il lavoro, che dovrebbe essere fonte di realizzazione e prosperità, si trasformi in una minaccia per la vita stessa. È fondamentale promuovere una cultura della responsabilità e della prevenzione, dove la sicurezza non sia considerata come un costo aggiuntivo, ma come un investimento imprescindibile per tutelare la salute e l’incolumità delle persone.Le parole dell’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, risuonano con forza e urgenza in un contesto in cui le tragedie sul lavoro continuano a mietere vittime innocenti. Ogni vita persa a causa di negligenze o mancanze nella tutela della sicurezza rappresenta un fallimento collettivo che non possiamo ignorare. È necessario agire con determinazione e tempestività per individuare le cause alla radice degli incidenti e adottare misure concrete per evitare che si ripetano in futuro.La morte di Vincenzo Garzillo, una delle vittime dello scoppio alla centrale idroelettrica di Suviana, ci interpella profondamente sulla necessità impellente di rafforzare i controlli e le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Ogni lavoratore ha il diritto fondamentale di svolgere la propria attività in condizioni sicure e dignitose, liberi da rischi e pericoli evitabili. La sua morte non può essere vissuta come una fatalità inevitabile, ma come un monito a migliorare costantemente le politiche aziendali e istituzionali volte a garantire standard elevati di protezione per tutti i lavoratori.L’onorevole compito che ci spetta è quello di onorare la memoria delle vittime attraverso azioni concrete volte a promuovere una cultura della sicurezza diffusa e condivisa da tutti gli attori coinvolti nel mondo del lavoro. Solo così potremo trasformare ogni tragedia in un’opportunità per rafforzare il nostro impegno verso una società più giusta ed equa, dove la vita umana sia sempre posta al centro delle decisioni e delle priorità collettive.
