11 marzo 2024 – 10:12
L’incidente che ha coinvolto sei scialpinisti sulle Alpi svizzere ha portato alla tragica scoperta di cinque corpi senza vita, mentre le ricerche per il sesto disperso sono ancora in corso. I membri del gruppo, con età compresa tra i 21 e i 58 anni, erano principalmente legati da legami familiari provenienti dal Vallese e dal canton Friburgo. Tra di loro c’erano alpinisti esperti che si stavano preparando per una competizione mondiale di scialpinismo, la Patrouille des glaciers. La tragedia è stata segnalata da un familiare che attendeva il gruppo ad Arolla, nella Val d’Hérens.Una telefonata di uno dei dispersi ha permesso di individuare la loro posizione vicino al Col de la Tete Blanche a circa 3.500 metri di altitudine, non lontano dal confine con l’Italia e la Valle d’Aosta. Nonostante i tentativi dei soccorritori svizzeri di raggiungere il gruppo da Zermatt durante la notte, le avverse condizioni meteorologiche hanno reso impossibile l’intervento.Anche il Soccorso alpino valdostano è stato coinvolto nell’operazione di salvataggio, ma le cattive condizioni atmosferiche hanno ostacolato gli interventi in elicottero. In un altro drammatico incidente avvenuto nella Val Ferret elvetica, uno sciatore è deceduto all’ospedale di Sion a causa delle ferite riportate in seguito all’essere travolto da una valanga mentre si trovava fuoripista.Questi eventi sottolineano l’importanza della prudenza e della preparazione necessarie per affrontare le sfide dell’alpinismo in ambienti montani così imprevedibili e pericolosi come le Alpi svizzere.