Tragiche morti di due donne nel Veneto: mistero e disperazione ai confini del Po

La Procura della Repubblica di Rovigo si sta adoperando per fare luce sulle tragiche morti di due donne avvenute la scorsa settimana, una nel fiume Po e l’altra in un laghetto per la pesca sportiva nel padovano. Due casi che, sebbene entrambi ipotizzino il reato di istigazione al suicidio, presentano presupposti diversi. Mentre per una delle vittime sembra evidente che si tratti di un gesto estremo forse legato a responsabilità esterne, per l’altra le circostanze sembrano indicare più un incidente che una volontà autodistruttiva.In particolare, la morte di Rossella Zanin, 59 anni, annegata mentre passeggiava con il suo cane a Este (Padova), rimane avvolta da mistero. La donna era presso il circolo “Oasi no stress” dedicato alla pesca sportiva insieme al compagno, il quale al momento del tragico evento si trovava altrove a conversare con altre persone. Il corpo della signora è stato ritrovato nelle acque del laghetto poco distante dal suo fedele amico a quattro zampe. Se inizialmente sembrava trattarsi di una disgrazia dovuta ad un malore mentre cercava di salvare l’animale, ora la Procura capitanata da Manuela Fasolato ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio senza però avere indagati. L’autopsia sarà decisiva nel chiarire le circostanze della morte.Diversa è invece la situazione riguardante A.L., donna congolese di 40 anni trovata senza vita lungo il fiume Po nel comune di Crispino (Rovigo). Il marito aveva denunciato la sua scomparsa da Cerea (Verona) il 14 ottobre e alcuni suoi effetti personali erano stati rinvenuti successivamente nell’area golenale di Occhiobello (Rovigo). Secondo la Procura rovigina, alla base del gesto potrebbe esserci la disperazione causata da una truffa subita dalla donna. Al momento non ci sono indagati nel fascicolo aperto su questo caso e l’autopsia verrà eseguita per determinarne le cause e l’orario del decesso.Le indagini sono affidate ai Carabinieri di Occhiobello (Rovigo) e Cerea (Verona), nella speranza di far chiarezza su queste dolorose vicende e portare giustizia alle vittime.