02 luglio 2024 – 20:45
Il Tour de France è giunto al termine e il fervore giallo che lo ha caratterizzato si è dissolto rapidamente. Mentre il personale smonta velocemente l’intero spettacolo della Grande Boucle per trasferirsi a Pinerolo, il direttore generale Christian Prudhomme elogia l’organizzazione della tappa di fronte ad Alberto Cirio e Stefano Lo Russo. Il brindisi finale, orchestrato dal presidente della Regione e dal sindaco di Torino, è un trionfo di champagne, tartine tricolori e sorrisi: “Vous tes des matres, siete i maestri”, esclama Prudhomme. Tuttavia, questa volta potrebbe riferirsi al vino, preferendo il Barbaresco allo champagne e mostrando con orgoglio sul suo telefono la foto migliore: un piatto di tajarin al tartufo.Durante il conviviale scambio di battute istituzionali, Cirio corregge scherzosamente Prudhomme sulla scelta del vino tra Barbaresco e Barolo, mentre ricorda le origini del prelibato piatto. La discussione si sposta poi sul legame tra il Tour in Piemonte e quel pranzo memorabile che ha segnato l’inizio di una collaborazione fruttuosa. Cirio incita scherzosamente Lo Russo a concedersi un altro bicchiere, fino a quando il sindaco cede alle insistenze.In un clima festoso e promettente, gli accordi futuri vengono siglati su un semplice foglietto di carta: “Ci vediamo di nuovo a Torino e in Piemonte”, scrivono i collaboratori dei politici sotto le firme autorevoli di Prudhomme, Cirio e Lo Russo. Quando sarà? “Je ne sais pas”, risponde Prudhomme con un sorriso enigmatico. Ma una cosa è certa: l’amore tra Torino, il Piemonte e la grande corsa ciclistica è destinato a fiorire ancora più rigoglioso in futuro.