I mercati asiatici hanno chiuso la settimana con un trend negativo, influenzati dai timori legati agli annunci di Donald Trump sui dazi, che hanno generato una certa apprensione tra gli investitori.Le banche centrali sono state protagoniste della scena finanziaria, con l’amministrazione statunitense che ha richiesto alla Federal Reserve (Fed) di ridurre i tassi d’interesse, creando un clima di incertezza nei mercati azionari. Questa decisione è stata presa in considerazione dai trader e dagli analisti, ma le reazioni sono state diverse.Tokyo ha chiuso la giornata con una flessione del 0,20%, mentre l’inflazione si è attestata a un tasso più basso rispetto al mese precedente. Il yen è aumentato di prezzo sul dollaro e sull’euro, raggiungendo i livelli di 149,39 e 161,88, rispettivamente.In altre parti dell’Asia, i mercati hanno registrato un trend diverso. Hong Kong ha chiuso la giornata con una flessione del 1,9%, mentre Shanghai e Shenzhen hanno perso l’1,3% e l’1,8%. Al contrario, Seul e Mumbai hanno visto crescere le loro quotazioni del 0,2% e del 0,8%.Gli indicatori macroeconomici sono stati pochi e deboli, ma la scena finanziaria si attende con ansia la scadenza delle opzioni e delle future in Europa e negli Stati Uniti. In particolare, il discorso di John Williams, componente della Federal Reserve, sarà seguito con grande attenzione dagli operatori del settore.La situazione è complessa e i mercati si aspettano ancora alcuni indizi sulle prossime mosse delle banche centrali. I trader sono in attesa di nuove informazioni per poter agire con maggiore sicurezza, ma intanto il trend negativo sembra aver guadagnato terreno nei giorni scorsi.
Trend Negativo nelle Borse Asiatiche: Banche Centrali all’Attacco dei Mercati Azionari.
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