Il bacino artificiale di Zoccolo, pilastro dell’approvvigionamento idroelettrico della Val d’Ultimo, ha recentemente superato una fase critica che ha portato ad un intervento complesso e multifasico.
A seguito di una rottura improvvisa nella parete di una camera paratoie, occorsa il 13 maggio, si è resa necessaria un’urgente svuotamento controllato del lago, volto a prevenire danni maggiori e a consentire l’avvio di lavori di riparazione strutturale.
L’intervento primario si è concentrato sulla stabilizzazione della breccia, realizzata attraverso un consolidamento permanente della parete danneggiata e del ramo di galleria adiacente, mediante l’impiego di calcestruzzo armato.
Questa operazione ha permesso di sigillare definitivamente l’area interessata, ponendo fine alla perdita d’acqua e creando le condizioni per le successive fasi di ripristino.
Il piano di modernizzazione, già in atto prima dell’evento imprevisto, si è integrato perfettamente con le operazioni di emergenza, dimostrando una gestione coordinata e lungimirante da parte di Alperia.
Il programma complessivo include interventi significativi volti a incrementare l’efficienza, la sicurezza e la longevità dell’impianto.
Tra le prossime priorità, figura il risanamento interno dello scarico di fondo, attraverso un processo di relining dei primi 80 metri.
Per agevolare questo intervento, è stata appositamente realizzata una canalizzazione temporanea che devia le acque del torrente Valsura direttamente all’opera di presa della centrale di San Pancrazio, assicurando la continuità della produzione energetica.
Ulteriori lavori prevedono la sostituzione delle paratoie dello scarico di fondo e la sigillatura con calcestruzzo dell’intera sezione della galleria dismessa, contribuendo a ottimizzare il flusso idrico e a prevenire future problematiche.
Un’attenzione particolare è dedicata anche alla verifica e al potenziale risanamento della guarnizione in asfalto presente all’interno della diga, un elemento cruciale per garantire la tenuta idraulica della struttura.
Il completamento del collegamento con il nuovo pozzo di pressione della centrale di San Pancrazio è previsto per la primavera del 2026, segnando un ulteriore passo avanti nell’ottimizzazione del sistema idroelettrico.
In seguito, si avvierà il riempimento progressivo del bacino di Zoccolo, un processo che sarà influenzato dai bassi afflussi tipici dei mesi invernali e primaverili, richiedendo una gestione attenta e graduale.
L’episodio ha evidenziato l’importanza di una manutenzione proattiva e di un approccio integrato nella gestione delle infrastrutture idroelettriche, elementi fondamentali per garantire la sicurezza, l’affidabilità e la sostenibilità del sistema energetico regionale.
Il progetto complessivo di Alperia testimonia un impegno costante verso l’innovazione e la resilienza, ponendo le basi per un futuro energetico più sicuro e efficiente per la Val d’Ultimo e l’intera comunità altoatesina.







