sabato 2 Agosto 2025
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Trento

Fulmine in Val Pusteria: operaio colpito in alta quota

Durante un intervento di manutenzione in alta quota, un episodio drammatico ha scosso la tranquilla maestosità del Monte Elmo, in Val Pusteria.
Un operaio, impegnato in lavori di ristrutturazione del rifugio Helmhaus, a oltre 2400 metri di altitudine, è stato colpito da un fulmine, un evento di rara e imprevedibile violenza in un ambiente alpino già intrinsecamente rischioso.
L’evento, che ha testimoniato la potenza incontrastata della natura, si è verificato mentre la squadra di quattro uomini era intenta a operare sulle strutture del rifugio.
Un fulmine, attratto dall’asse di acciaio impiegato nella costruzione, ha scaricato la sua energia in prossimità degli operai, provocando un trauma immediato per l’uomo colpito.
Fortunatamente, nonostante la brusca perdita di coscienza iniziale, l’operaio si è ripreso rapidamente, testimonianza forse di una resilienza innata o di un intervento miracoloso.
La reazione immediata è stata fulminea.
Un soccorritore del corpo alpino di Sesto Pusteria, già operante nella zona, e una squadra del Sagf (Soccorso Alpino Genti di Prato alla Drava) si sono mobilitati tempestivamente.
La sfida, tuttavia, si è rivelata complessa: la quota elevata e le condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da una fitta nebbia che avvolgeva il monte, rendevano difficile l’accesso e le operazioni di soccorso.

La svolta è arrivata con una breve pausa nella copertura nuvolosa, una “finestra” temporale preziosa che ha permesso all’elisoccorso Pelikan 2 di intervenire.
L’operazione di recupero è stata eseguita in hovering, una manovra delicata e altamente specializzata che elimina il rischio di contatto con il terreno instabile e riduce al minimo la perturbazione del sito.
L’elisoccorso ha quindi trasportato il ferito all’ospedale di Brunico, dove ha potuto ricevere le cure necessarie.
I colleghi di lavoro, sebbene sfiorati dall’evento traumatico, hanno subito solo lievi conseguenze e non hanno necessitato di ricovero.

L’episodio, oltre a sottolineare la pericolosità degli interventi in alta quota, evidenzia l’efficienza e la rapidità di risposta dei corpi specializzati del soccorso alpino, capaci di fronteggiare situazioni estreme con professionalità e competenza, salvaguardando vite umane in un ambiente tanto bello quanto inospitale.

La vicenda serve inoltre da monito sulla necessità di una continua valutazione dei rischi e sull’adozione di misure preventive adeguate in contesti ambientali così impegnativi.

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