L’Università di Trento inaugura un capitolo inedito nel panorama della formazione medica italiana, accogliendo 495 nuovi studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia.
Questa apertura segna una profonda trasformazione, frutto della riforma ministeriale promossa da Anna Maria Bernini, che rivoluziona l’accesso e la progressione agli studi medici.
L’abolizione dei tradizionali test di ingresso e l’introduzione di criteri di valutazione alternativi proiettano il sistema verso un modello più meritocratico e orientato alla verifica delle competenze di base.
Il fulcro della nuova impostazione risiede nella verifica dell’acquisizione di conoscenze fondamentali in Fisica, Chimica e Propedeutica Biochimica e Biologia.
Il superamento di tali insegnamenti, con rigore scientifico, diventa la condizione imprescindibile per accedere al secondo semestre.
La progressione nel percorso formativo sarà determinata da una graduatoria nazionale, basata sui risultati conseguiti in queste discipline cruciali, introducendo un elemento di competizione costruttiva e incentivando l’eccellenza accademica.
Trento, con le sue ottanta borse disponibili, si pone come una sede strategica per l’implementazione di questo modello innovativo.
La filosofia sottostante non si limita alla selezione dei migliori studenti, ma offre percorsi di continuità formativa per coloro che, pur raggiungendo un punteggio minimo di 18/30 in tutte le materie, non rientrano nella prima graduatoria.
In questo modo, l’Università di Trento offre la possibilità di proseguire gli studi in corsi affini, quali Scienze e Tecnologie Biomolecolari ed Educazione Professionale, integrati da opportunità formative offerte dal Polo delle Professioni Sanitarie, evitando così un arresto prematuro del percorso di apprendimento.
Il Rettore, Flavio Deflorian, e il Presidente della Scuola di Medicina, Lorenzo Trevisiol, hanno espresso il loro entusiasmo per questa nuova fase, sottolineando l’impegno dell’ateneo a fornire supporto agli studenti.
L’introduzione di un sistema selettivo, pur con l’intento di premiare il merito, impone una riflessione sull’importanza di una solida preparazione scientifica di base e sulla necessità di affrontare la competizione con spirito costruttivo.
Il Rettore ha lanciato un messaggio di incoraggiamento, invitando gli studenti a considerare le materie studiate come strumenti preziosi per future opportunità, anche al di là del percorso medico, valorizzando così l’investimento formativo compiuto.
Questo nuovo approccio evidenzia una visione più ampia della formazione, volta a sviluppare competenze trasversali e ad aprire le porte a percorsi professionali diversificati, ponendo l’Università di Trento come centro di eccellenza nella preparazione di professionisti sanitari competenti e consapevoli.