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venerdì 31 Ottobre 2025

Trentino, boschi a rischio: un piano per contrastare gli incendi.

Il Trentino, terra di straordinaria bellezza naturale e resilienza, si confronta da decenni con la sfida degli incendi boschivi.
Con un bilancio di 1.302 eventi dal 1984 al 2024 e oltre 6.500 ettari di foresta compromessi, la protezione del patrimonio boschivo non è solo una questione ambientale, ma un imperativo economico e sociale.

A sette anni dalla devastante tempesta Vaia, che ha radicalmente alterato il paesaggio e accentuato la vulnerabilità del territorio, si apre un capitolo cruciale: l’aggiornamento del Piano provinciale per la difesa dei boschi dagli incendi.

L’iniziativa, promossa dall’Assessore Roberto Failoni, segna l’avvio di un processo partecipativo volto a definire uno strumento strategico innovativo.
Non si tratta di una semplice revisione, ma di una completa riprogettazione, in linea con le trasformazioni profonde che hanno investito il Trentino negli ultimi quindici anni.
Il piano attuale, datato 2010 e successivamente prorogato, risente di un contesto socio-ambientale ormai superato.
Il nuovo piano deve necessariamente integrare una visione moderna, fondata su tre pilastri: previsione accurata del rischio, prevenzione proattiva e risposta operativa efficiente.
La crescente complessità del rischio incendiario è esacerbata da cambiamenti climatici, dall’aumento dell’interfaccia tra aree boschive e centri abitati e dalla recente epidemia di bostrico, che ha indebolito la resilienza delle foreste.

La Cartografia della pericolosità incendi fornisce una base scientifica cruciale, ma deve essere costantemente aggiornata e integrata con modelli predittivi avanzati.

Il dirigente Stefano Fait ha sottolineato l’importanza di un approccio sinergico, riconoscendo che l’eccellenza del sistema trentino di protezione civile risiede nella collaborazione tra le diverse componenti operative.

Questa collaborazione non è solo una questione di coordinamento, ma di condivisione di competenze e risorse, creando una rete di risposta rapida e flessibile.

Il ruolo dei 236 corpi di Vigili del fuoco volontari, cuore pulsante della difesa del territorio, emerge come elemento chiave.
Un coordinamento efficace nella sala operativa provinciale è essenziale per ottimizzare l’impiego delle risorse e garantire la sicurezza degli intervenenti.

L’attività del Nucleo elicotteri, con le sue 50 missioni antincendio annuali e le oltre 90 ore di volo dedicate, testimonia l’importanza di un intervento aereo rapido e preciso, supportato da una rete di 250 piazzole di atterraggio strategicamente distribuite.

L’aggiornamento del piano non deve limitarsi all’innovazione tecnologica, ma promuovere anche una maggiore sensibilizzazione della comunità trentina, incoraggiando comportamenti responsabili e riducendo il rischio di innesco degli incendi.
La protezione del patrimonio forestale non è solo responsabilità delle istituzioni, ma un impegno collettivo, un investimento nel futuro sostenibile del Trentino.

L’obiettivo è costruire un sistema di difesa integrato, efficiente e partecipato, capace di affrontare le sfide del futuro e preservare la bellezza e la ricchezza del territorio trentino per le generazioni a venire.

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