martedì 9 Settembre 2025
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Trento

Truffa a Levico Terme: Giovane Manipola Anziana e Ruba Gioielli

Un episodio sconcertante, che evidenzia una perversione emergente nel panorama criminale, ha colpito una residente di Levico Terme, in Trentino.

Un giovane, di età inferiore alla maggiore età, è stato smascherato per aver orchestrato una truffa abilmente costruita, sfruttando la vulnerabilità di una donna anziana.
La dinamica si è sviluppata con una fredda precisione.

La vittima, isolata e probabilmente incline a fidarsi di figure che si presentano come autorità, è stata contattata telefonicamente da un individuo che si spacciava per un maresciallo dei Carabinieri.
Con una narrazione ingannevole e un apparente senso di urgenza, il truffatore ha comunicato una notizia angosciante: la nipote della donna era coinvolta in un incidente stradale grave e per evitare conseguenze legali, come l’arresto, era necessario un immediato versamento di denaro.

La perizia nel condurre l’inganno non si è fermata a questo primo contatto.
In un secondo momento, si è presentato a casa dell’anziana un altro complice, presentandosi come un militare gentile e premuroso.

Quest’ultimo, con un approccio volto a infondere fiducia e a manipolare le emozioni della vittima, ha convinto la donna a consegnare non solo la somma di denaro richiesta, ma anche beni di inestimabile valore sentimentale: gioielli preziosi, inclusa la fede nuziale, simbolo tangibile di un amore duraturo.
Fortunatamente, l’intervento tempestivo del figlio della donna ha interrotto la catena di eventi.

Allertati dei fatti, i Carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini, riuscendo a individuare il giovane truffatore nei pressi dell’abitazione della vittima.
La refurtiva, composta da 70 euro in contanti e diversi gioielli in oro, era stata appena dismessa, trovandosi abbandonata in un cortile privato nelle immediate vicinanze.
L’episodio solleva interrogativi profondi sulla crescente sofisticazione delle truffe telefoniche, spesso mirate a persone anziane e isolate, e sulla necessità di rafforzare la sensibilizzazione e l’educazione al riconoscimento di queste manipolazioni.

La denuncia inoltrata al Tribunale dei Minori di Trento segna l’inizio di un percorso giudiziario volto a responsabilizzare il giovane, ma anche a comprendere le dinamiche che hanno portato a questo atto criminale, che va al di là di una semplice rapina, configurandosi come una vera e propria violazione della fiducia e della dignità della vittima.

L’incidente sottolinea, inoltre, l’importanza cruciale del controllo parentale e dell’attenzione alla rete sociale delle persone più vulnerabili, per prevenire il ripetersi di tali episodi devastanti.

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