La recente approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di una norma di attuazione, frutto del lavoro della commissione speciale dei sei, segna un punto di svolta nell’amministrazione pubblica provinciale di Bolzano. Questa disposizione, formalmente ratificata dal Capo dello Stato, introduce un meccanismo di deroga volto a mitigare le conseguenze di situazioni emergenziali, in particolare quelle derivanti dalla difficoltà di reperire personale qualificato che soddisfi i requisiti di bilinguismo richiesti per l’accesso ai servizi statali.La misura, come sottolinea il deputato Alessandro Urzì, presidente della commissione, si presenta come una risposta pragmatica a una problematica che, a causa della rigidità della legge elettorale proporzionale e delle stringenti barriere linguistiche, rischiava di compromettere l’efficienza e la continuità dei servizi essenziali alla comunità. L’obiettivo non è, né può essere, quello di mettere in discussione i principi fondamentali che regolano l’ordinamento amministrativo – in primis il diritto di ogni cittadino ad interagire con la pubblica amministrazione nella propria lingua madre – ma di introdurre una flessibilità operativa che permetta di evitare interruzioni o riduzioni drastiche nell’erogazione dei servizi.La deroga, infatti, si configura come un’alternativa temporanea, un ponte per superare momenti di carenza di risorse umane specializzate, senza pregiudicare i diritti dei cittadini. Questo approccio riflette una visione di amministrazione pubblica orientata al risultato, che pone al centro le esigenze concrete della collettività, evitando che formalismi burocratici si traducano in disservizi.L’intervento si concentra inizialmente sul comparto statale, ma si apre la strada a riflessioni e azioni analoghe a livello provinciale, in settori cruciali come l’assistenza sociale e la sanità. L’auspicio è che questa norma, con la sua capacità di introdurre elementi di adattamento e di resilienza, possa fungere da catalizzatore per un ripensamento più ampio delle politiche amministrative a livello provinciale, stimolando un dibattito costruttivo e favorendo l’adozione di soluzioni innovative per garantire un’erogazione efficiente e inclusiva dei servizi pubblici. In sintesi, si tratta di un tentativo di conciliare imperativi di efficienza amministrativa con la salvaguardia dei diritti linguistici e culturali della comunità, in un contesto di crescenti sfide demografiche ed economiche.
Bolzano: Deroga per Servizi Pubblici, Flessibilità e Diritti Linguistici
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