La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Colle di Miravalle, a Rovereto, in Trentino, per celebrare il centenario della Campana dei Caduti, trascende il protocollo di una semplice cerimonia ufficiale.
Rappresenta un atto di profonda risonanza simbolica, una dichiarazione istituzionale che sancisce il ruolo centrale della Campana come patrimonio globale e fulcro di un messaggio universale di pace.
L’accoglienza, curata dalla sindaca Giulia Robol e dal reggente della Fondazione, Marco Marsilli, ha segnato l’inizio di un percorso che ha portato il Presidente attraverso il Viale delle Nazioni, un’alluvionale sfilata di bandiere che rappresentano l’adesione formale di oltre cento nazioni, sia Stati sovrani che entità territoriali in cerca di riconoscimento, al Memorandum di Pace della Fondazione.
Questa processione visiva, vibrante di colori e significati, sottolinea l’ampiezza del messaggio che emana dal colle, un messaggio che si rivolge a un mondo frammentato da conflitti e divisioni.
Il momento culminante della visita è stato il deposito della corona d’alloro in memoria dei caduti, un gesto solenne e intimo, amplificato dalla presenza di due corazzieri in alta uniforme, che incarna il profondo rispetto per il sacrificio di coloro che hanno perso la vita in guerra.
L’immagine del Presidente, immobile di fronte a “Maria Dolens”, statua che personifica il dolore universale per le perdite umane, è stata intensificata dal suono malinconico della tromba e dal silenzio militare, un momento di raccoglimento che ha coinvolto tutti i presenti.
La successiva esibizione del Mini Coro di Rovereto, con l’esecuzione dell’inno nazionale, ha generato un’ovazione spontanea, un segno tangibile dell’affetto e della gratitudine del pubblico verso il Presidente e verso il significato profondo del centenario.
Nell’arringa ufficiale, la sindaca Giulia Robol ha sottolineato come la presenza del Capo dello Stato non sia una mera formalità, bensì una consacrazione del valore intrinseco della Campana, un monito costante per le generazioni future.
Il reggente della Fondazione, Marco Marsilli, ha aggiunto un tocco di affettuosa familiarità, ricordando le precedenti visite del Presidente, testimonianza di un legame duraturo tra l’istituzione e la figura del capo dello Stato.
La Campana dei Caduti, nata come memoriale del primo conflitto mondiale, si erge oggi come un simbolo di riconciliazione e di speranza, un luogo di riflessione sulla fragilità della pace e sull’imperativo di perseguire un futuro di dialogo e cooperazione internazionale.
La visita del Presidente Mattarella ne conferma la rilevanza, non solo per l’Italia, ma per l’intera comunità globale, un richiamo potente a non dimenticare il passato, per costruire un domani più pacifico.